Mina feat. Piccolo Coro Dell'Antoniano -
Viva Natale! - Mina racconta, canta il piccolo coro dell'Antoniano
Cenerentola
C'era una volta nel mondo delle fate
Una fanciulla bella dalle chiome dorate
Che sempre nella cenere accanto al fuoco
Stava con aria malinconica
E perciò si chiamava "Cenerentola"
Ma dunque già conoscete questa fiaba?
Fra le più belle, di Cenerentola, della matrigna e delle sue cattive sorelle
Beh, se la conoscete tutti quanti non sarà necessario andare avanti
"No, racconta, raccontala!"
Allora eccola qua, per chi la sa e per chi non la sa
C'era una voltem dunque c'era in questa novella
Una fanciulla buona, bella come una stella
La sua mamma era morta e per sorte maligna
Una donna cattiva era la sua matrigna
Questa aveva due figlie antipatiche e brutte
Le quali a Cenerentola ne facevan di tutte
Loro stavano sempre a mettersi il rossetto
Lei lavava, scopava e rifaceva il letto
Ahi, Cenerentola povera figlia, fa la servetta per la famiglia
Lava, sparecchia, scopa, cucina
Ahi, Cenerentola è poverina
Solo ogni tanto riposa un poco, là nella cenere accanto al fuoco
Finché un bel giorno il re un grande ballo diede
Per trovar moglie al principe, del regno suo l'erede
E tutte le ragazze misero un bel vestito
Perché erano speranzose d'averlo per marito
E figuriamoci le due sorelle, così smaniose di parer belle
Provan vestiti, provan cuffiette, una le toglie, l'altra le mette
E Cenerentola da mane a sera, deve far loro da cameriera
E quando tutte in ghingheri piene di nastri e gale
Parton le sorellastre per il ballo reale
La buona Cenerentola esclusa dalla festa
In cenci accanto al fuoco piange con aria mesta
Ma ecco che una fata che era la sua madrina
Compare e la conforta, mia Cenerentolina
"Un vestito bellissimo avrai, fatti coraggio
Avrai carrozze, servi, cocchiere ed equipaggio"
Mentre la bimba guarda stupita, tocca la fata con le sue dita
Una gran zucca di forma tozza e tac, diventa una carrozza!
Sette lucertole ed ecco che diventan subito sette lacchè
C'erano in trappola sei topi e lei tac, li trasforma in tiro a sei
Fa un bel cocchiere con un topone e Cenerentola, "Oh, che emozione"
Veste d'un abito d'oro e d'argento
Con mille perle per ornamento
Mentre con questa fulgida veste pel ballo parte
Le grida la madrina, "Ricorda la mia arte
Non durerà per sempre, sappi cara fanciulla
Che a mezzanotte in punto scomparirà nel nulla"
Or Cenerentola appare tra gli invitati
Così elegante e bella che son tutti ammirati
Il principe al vederla verso di lei s'avanza
E con un bell'inchino chiede la prima danza
E balla Cenerentola col principe cortese
L'ammirano e l'invidiano le dame e le marchese
Ma, ahimè, ballar le fa dimenticare
Che ormai la mezzanotte sta quasi per scoccare
A quei rintocchi, oh, che spavento
Fugge la misera via come il vento
Fuori dal palazzo or più non c'è, la sua carrozza con i lacchè
E mentre corre alla meschina sfugge dal piede una scarpina
Triste il reuccio or piange in tono sconsolato
Perché fuggì la bella di cui s'è innamorato
Di lei non gli rimane a ricordo del ballo
Che una piccola scarpa di limpido cristallo
Allora fa annunziare che solo sposerà
Colei che la minuscola scarpetta calzerà
E si mette a girare in lungo e in largo il regno
Ma non trova il piedino che del suo amor sia degno
Giunge anche a casa delle sorelle che pur davvero non eran belle
Ma non importa devon provare se la scarpetta sanno calzare
E quelle spingono, spingono, ohibò
Non entra il piede nemmeno un po'
Or chiede il principe, "Nella famiglia non c'è per caso qualche altra figlia?"
C'è Cenerentola, ma conta poco, sta nella cenere lì presso il fuoco
"Ah, non importa voglio provare, se la scarpetta saprà calzare"
E quando Cenerentola infila il suo piedino
Vede che nella scarpa ci sta proprio a puntino
Raggiante allor le dice, "Tu sei la sposa mia"
E le sorelle scoppiano di rabbia e gelosia
Giunge la buona fata frattanto
E a Cenerentola per nuovo incanto
Tramuta l'abito lì sul momento
In quello splendido d'oro e d'argento
Ora l'applaudono lieti e festanti
E felicissimi son tutti quanti
Che dite, vi è piaciuta questa fiaba?
In cui viene premiata non solo la bellezza, ma anche la bontà?
"Sì certo, sì però"
Vuoi sapere qualcosa piccolina?
"Però alle sue sorelle, perdonò?"
Mah, questo non lo so, c'è chi dice di sì, c'è chi dice di no
Una fanciulla bella dalle chiome dorate
Che sempre nella cenere accanto al fuoco
Stava con aria malinconica
E perciò si chiamava "Cenerentola"
Ma dunque già conoscete questa fiaba?
Fra le più belle, di Cenerentola, della matrigna e delle sue cattive sorelle
Beh, se la conoscete tutti quanti non sarà necessario andare avanti
"No, racconta, raccontala!"
Allora eccola qua, per chi la sa e per chi non la sa
C'era una voltem dunque c'era in questa novella
Una fanciulla buona, bella come una stella
La sua mamma era morta e per sorte maligna
Una donna cattiva era la sua matrigna
Questa aveva due figlie antipatiche e brutte
Le quali a Cenerentola ne facevan di tutte
Loro stavano sempre a mettersi il rossetto
Lei lavava, scopava e rifaceva il letto
Ahi, Cenerentola povera figlia, fa la servetta per la famiglia
Lava, sparecchia, scopa, cucina
Ahi, Cenerentola è poverina
Solo ogni tanto riposa un poco, là nella cenere accanto al fuoco
Finché un bel giorno il re un grande ballo diede
Per trovar moglie al principe, del regno suo l'erede
E tutte le ragazze misero un bel vestito
Perché erano speranzose d'averlo per marito
E figuriamoci le due sorelle, così smaniose di parer belle
Provan vestiti, provan cuffiette, una le toglie, l'altra le mette
E Cenerentola da mane a sera, deve far loro da cameriera
E quando tutte in ghingheri piene di nastri e gale
Parton le sorellastre per il ballo reale
La buona Cenerentola esclusa dalla festa
In cenci accanto al fuoco piange con aria mesta
Ma ecco che una fata che era la sua madrina
Compare e la conforta, mia Cenerentolina
"Un vestito bellissimo avrai, fatti coraggio
Avrai carrozze, servi, cocchiere ed equipaggio"
Mentre la bimba guarda stupita, tocca la fata con le sue dita
Una gran zucca di forma tozza e tac, diventa una carrozza!
Sette lucertole ed ecco che diventan subito sette lacchè
C'erano in trappola sei topi e lei tac, li trasforma in tiro a sei
Fa un bel cocchiere con un topone e Cenerentola, "Oh, che emozione"
Veste d'un abito d'oro e d'argento
Con mille perle per ornamento
Mentre con questa fulgida veste pel ballo parte
Le grida la madrina, "Ricorda la mia arte
Non durerà per sempre, sappi cara fanciulla
Che a mezzanotte in punto scomparirà nel nulla"
Or Cenerentola appare tra gli invitati
Così elegante e bella che son tutti ammirati
Il principe al vederla verso di lei s'avanza
E con un bell'inchino chiede la prima danza
E balla Cenerentola col principe cortese
L'ammirano e l'invidiano le dame e le marchese
Ma, ahimè, ballar le fa dimenticare
Che ormai la mezzanotte sta quasi per scoccare
A quei rintocchi, oh, che spavento
Fugge la misera via come il vento
Fuori dal palazzo or più non c'è, la sua carrozza con i lacchè
E mentre corre alla meschina sfugge dal piede una scarpina
Triste il reuccio or piange in tono sconsolato
Perché fuggì la bella di cui s'è innamorato
Di lei non gli rimane a ricordo del ballo
Che una piccola scarpa di limpido cristallo
Allora fa annunziare che solo sposerà
Colei che la minuscola scarpetta calzerà
E si mette a girare in lungo e in largo il regno
Ma non trova il piedino che del suo amor sia degno
Giunge anche a casa delle sorelle che pur davvero non eran belle
Ma non importa devon provare se la scarpetta sanno calzare
E quelle spingono, spingono, ohibò
Non entra il piede nemmeno un po'
Or chiede il principe, "Nella famiglia non c'è per caso qualche altra figlia?"
C'è Cenerentola, ma conta poco, sta nella cenere lì presso il fuoco
"Ah, non importa voglio provare, se la scarpetta saprà calzare"
E quando Cenerentola infila il suo piedino
Vede che nella scarpa ci sta proprio a puntino
Raggiante allor le dice, "Tu sei la sposa mia"
E le sorelle scoppiano di rabbia e gelosia
Giunge la buona fata frattanto
E a Cenerentola per nuovo incanto
Tramuta l'abito lì sul momento
In quello splendido d'oro e d'argento
Ora l'applaudono lieti e festanti
E felicissimi son tutti quanti
Che dite, vi è piaciuta questa fiaba?
In cui viene premiata non solo la bellezza, ma anche la bontà?
"Sì certo, sì però"
Vuoi sapere qualcosa piccolina?
"Però alle sue sorelle, perdonò?"
Mah, questo non lo so, c'è chi dice di sì, c'è chi dice di no
Credits
Writer(s): Francesco De Gregori, Maurizio Bigio, Edoardo De Angelis
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