Futuro
Prima mi volevi e dopo mi volevi morto
Il mio mondo è l'Inferno, se vuoi ti ci porto
Qua i ragazzini giocano a Gomorra
E i genitori a darsi addosso
Ogni sabato sera in piazza seduti per terra
Qualche amico è lontano e qualcuno è in una caserma
E mi hai lasciato perché starmi vicino ti uccide
Conservo il sangue che hanno perso le nostre ferite
L'autobus non passa, Roma che è una gabbia
Io vorrei parlarti, ma ti vedo distratta
Mia madre che ormai non mi guarda più in faccia
Mi sdraio sopra un marciapiede e spero sia sabbia
All'occupazione della scuola ci sentivamo un po' tutti a casa
In fondo siamo un taglio generazionale
Siamo fatti d'acqua e adesso tira un temporale
E il futuro ci spaventa più di ogni altra cosa
E la fine ci spaventa più di ogni altra cosa
Il fallimento ci spaventa perché i vincitori
Sono gli unici che scriveranno la storia
E non mi dire di calmarmi, che non è cosa
Il problema dei ragazzi non è la droga
Non ti aspettare che ti porti una rosa
Ti porto il mio cuore a metà ed il mio sangue che cola
La televisione non trasmette valori
Siamo cresciuti con le botte alle manifestazioni
E il mio bagaglio culturale non lo riempie la scuola
Ti ho vista all'Orientale che piangevi sola
Se ti penso troppo penso al '68
Vestita un po' di niente, con fantasmi addosso
Vorrei rispecchiarmi in qualche quadro che non conosco
Però poi mi conosco
E siamo barboni e libellule, però pe' strada
Un cane randagio all'incrocio della Magliana
Il tempo che in fondo a te non ti ha mai cambiata
In giro non ti vedo più, tu dimmi dove sei andata
E casa tua è un manicomio, mi sembra di essere a casa
E se non ti rispondo, non mi fare un'altra chiamata
Passavi ore nei treni per un sabato in centro
E tu eri un sogno, ma mi sono svegliato sudando freddo
E il futuro ci spaventa più di ogni altra cosa
E la fine ci spaventa più di ogni altra cosa
Il fallimento ci spaventa perché i vincitori
Sono gli unici che scriveranno la storia
E non mi dire di calmarmi, che non è cosa
Il problema dei ragazzi non è la droga
Non ti aspettare che ti porti una rosa
Ti porto il mio cuore a metà ed il mio sangue che cola
Il mio mondo è l'Inferno, se vuoi ti ci porto
Qua i ragazzini giocano a Gomorra
E i genitori a darsi addosso
Ogni sabato sera in piazza seduti per terra
Qualche amico è lontano e qualcuno è in una caserma
E mi hai lasciato perché starmi vicino ti uccide
Conservo il sangue che hanno perso le nostre ferite
L'autobus non passa, Roma che è una gabbia
Io vorrei parlarti, ma ti vedo distratta
Mia madre che ormai non mi guarda più in faccia
Mi sdraio sopra un marciapiede e spero sia sabbia
All'occupazione della scuola ci sentivamo un po' tutti a casa
In fondo siamo un taglio generazionale
Siamo fatti d'acqua e adesso tira un temporale
E il futuro ci spaventa più di ogni altra cosa
E la fine ci spaventa più di ogni altra cosa
Il fallimento ci spaventa perché i vincitori
Sono gli unici che scriveranno la storia
E non mi dire di calmarmi, che non è cosa
Il problema dei ragazzi non è la droga
Non ti aspettare che ti porti una rosa
Ti porto il mio cuore a metà ed il mio sangue che cola
La televisione non trasmette valori
Siamo cresciuti con le botte alle manifestazioni
E il mio bagaglio culturale non lo riempie la scuola
Ti ho vista all'Orientale che piangevi sola
Se ti penso troppo penso al '68
Vestita un po' di niente, con fantasmi addosso
Vorrei rispecchiarmi in qualche quadro che non conosco
Però poi mi conosco
E siamo barboni e libellule, però pe' strada
Un cane randagio all'incrocio della Magliana
Il tempo che in fondo a te non ti ha mai cambiata
In giro non ti vedo più, tu dimmi dove sei andata
E casa tua è un manicomio, mi sembra di essere a casa
E se non ti rispondo, non mi fare un'altra chiamata
Passavi ore nei treni per un sabato in centro
E tu eri un sogno, ma mi sono svegliato sudando freddo
E il futuro ci spaventa più di ogni altra cosa
E la fine ci spaventa più di ogni altra cosa
Il fallimento ci spaventa perché i vincitori
Sono gli unici che scriveranno la storia
E non mi dire di calmarmi, che non è cosa
Il problema dei ragazzi non è la droga
Non ti aspettare che ti porti una rosa
Ti porto il mio cuore a metà ed il mio sangue che cola
Credits
Writer(s): Simone Eleuteri, Marco De Cesaris, Alessio Aresu
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