Una Coca-Cola con la cannuccia corta corta
Sul muro i fogli con sopra i ritratti
Dei bambini di tutta la classe
E la sua mamma sperò per davvero che
Yetunde non lo notasse
"Mamma, mamma, com'è questa cosa?"
Chiese il bimbo a colazione
"Che gli altri hanno tutti la faccia rosa
E la mia faccia è un cerchio marrone?"
E poi crebbe e crebbe
Per le strade di Firenze
11 anni passati a far finta
Di non vedere le differenze
E mica sempre, però qualche volta
Si sentiva proprio perso
Dentro era uguale a tutti gli altri
E fuori invece così diverso
Il banco di scuola
Con "Forza Viola"
Scritto in un angolo
Stesse passioni
Stesse canzoni
Stessa città
E ogni volta che qualcuno gli diceva
"Ritorna in Africa"
Lui proprio non capiva
Casa sua era questa qua
E cantava
Ohi, mamma, ma'
Senti qua che storia
Son straniero nella mia città
Io che son di Firenze e che sogno con la C aspirata
Ohi, mamma, ma'
Senti qua
"Una Coca-Cola con la cannuccia corta corta"
Quando gli dissero "sporco ne-"
Mentre girava in bici in centro
Come uno schiaffo in pieno viso
Come uno schianto sul cemento
Lui pianse, pianse
Tutto il giorno e tutta la notte
Alle volte certe parole
Bruciano molto più delle botte
Ed essere forte
Tutte le volte
Non era facile
E lui si sforzava
Lui ci provava
Ma la verità
È che ogni volta che qualcuno gli diceva
"Ritorna in Africa"
Lui proprio non capiva
Casa sua era questa qua
E cantava
Ohi, mamma, ma'
Senti qua che storia
Son straniero nella mia città
Io che son di Firenze e che sogno con la C aspirata
Ohi, mamma, ma'
Senti qua
"Una Coca-Cola con la cannuccia corta corta"
È vero, ho radici che vanno lontano
E che neanche io conosco
E sono straniero dovunque vada
E non sono a casa in nessun posto
E qualche volta, anche se non si può
Perché non si può fermare la vita
Vorrei che anche qua ci fosse un arbitro
Per sospendere la partita
Ohi, mamma, ma'
Senti qua che storia
Son straniero nella mia città
Io che poi mi innamoro con la C aspirata, ti dico
Ohi, mamma, ma'
Senti qua
Cosa c'è, senti qua, senti qua, senti
Mamma parlavo con la Caterina
Mi ha dato la mano e mi ha detto "cammina"
Mi ha fatto vedere i piccioni a Firenze
Mi ha fatto notare le differenze
Ma tutti hanno un becco, due zampe e due ali
Son tutti diversi, ma son tutti uguali
Siam tutti diversi, ma siam tutti uguali
Siam tutti diversi, ma siam tutti uguali
"Una Coca-Cola con la cannuccia corta corta"
Dei bambini di tutta la classe
E la sua mamma sperò per davvero che
Yetunde non lo notasse
"Mamma, mamma, com'è questa cosa?"
Chiese il bimbo a colazione
"Che gli altri hanno tutti la faccia rosa
E la mia faccia è un cerchio marrone?"
E poi crebbe e crebbe
Per le strade di Firenze
11 anni passati a far finta
Di non vedere le differenze
E mica sempre, però qualche volta
Si sentiva proprio perso
Dentro era uguale a tutti gli altri
E fuori invece così diverso
Il banco di scuola
Con "Forza Viola"
Scritto in un angolo
Stesse passioni
Stesse canzoni
Stessa città
E ogni volta che qualcuno gli diceva
"Ritorna in Africa"
Lui proprio non capiva
Casa sua era questa qua
E cantava
Ohi, mamma, ma'
Senti qua che storia
Son straniero nella mia città
Io che son di Firenze e che sogno con la C aspirata
Ohi, mamma, ma'
Senti qua
"Una Coca-Cola con la cannuccia corta corta"
Quando gli dissero "sporco ne-"
Mentre girava in bici in centro
Come uno schiaffo in pieno viso
Come uno schianto sul cemento
Lui pianse, pianse
Tutto il giorno e tutta la notte
Alle volte certe parole
Bruciano molto più delle botte
Ed essere forte
Tutte le volte
Non era facile
E lui si sforzava
Lui ci provava
Ma la verità
È che ogni volta che qualcuno gli diceva
"Ritorna in Africa"
Lui proprio non capiva
Casa sua era questa qua
E cantava
Ohi, mamma, ma'
Senti qua che storia
Son straniero nella mia città
Io che son di Firenze e che sogno con la C aspirata
Ohi, mamma, ma'
Senti qua
"Una Coca-Cola con la cannuccia corta corta"
È vero, ho radici che vanno lontano
E che neanche io conosco
E sono straniero dovunque vada
E non sono a casa in nessun posto
E qualche volta, anche se non si può
Perché non si può fermare la vita
Vorrei che anche qua ci fosse un arbitro
Per sospendere la partita
Ohi, mamma, ma'
Senti qua che storia
Son straniero nella mia città
Io che poi mi innamoro con la C aspirata, ti dico
Ohi, mamma, ma'
Senti qua
Cosa c'è, senti qua, senti qua, senti
Mamma parlavo con la Caterina
Mi ha dato la mano e mi ha detto "cammina"
Mi ha fatto vedere i piccioni a Firenze
Mi ha fatto notare le differenze
Ma tutti hanno un becco, due zampe e due ali
Son tutti diversi, ma son tutti uguali
Siam tutti diversi, ma siam tutti uguali
Siam tutti diversi, ma siam tutti uguali
"Una Coca-Cola con la cannuccia corta corta"
Credits
Writer(s): Lorenzo Baglioni, Michele Baglioni
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