Il canto dell'odio
Quando tu dormirai dimenticata sotto la terra grassa
E la croce di Dio sarà piantata ritta sulla tua cassa
Quando ti coleran marcie le gote entro i denti malfermi
E nelle occhiaie tue fetenti e vuote brulicheranno i vermi
Per te quel sonno che per altri è pace sarà strazio novello
E un rimorso verrà freddo, tenace, a morderti il cervello
A morderti il cervello
Un rimorso acutissimo ed atroce verrà nella tua fossa
A dispetto di Dio, della sua croce, a rosicchiarti l'ossa
Io sarò quel rimorso. Io te cercando entro la notte cupa
La mia che fugge il dì, verrò latrando come latra una lupa
Io con quest'ugne scaverò la terra per te fatta letame
E il turpe legno schioderò che serra la tua carogna infame
Oh, come nel tuo core ancor vermiglio sazierò l'odio antico
Oh, con che gioia affonderò l'artiglio nel tuo ventre impudico
Sul tuo putrido ventre accoccolato io poserò in eterno
Spettro della vendetta e del peccato, spavento dell'inferno
E son la gogna i versi ov'io ti danno al vituperio eterno
A pene che rimpianger ti faranno le pene dell'inferno
Qui rimorir ti faccio, o maledetta, piano a colpi di spillo
E la vergogna tua, la mia vendetta tra gli occhi ti sigillo
E la croce di Dio sarà piantata ritta sulla tua cassa
Quando ti coleran marcie le gote entro i denti malfermi
E nelle occhiaie tue fetenti e vuote brulicheranno i vermi
Per te quel sonno che per altri è pace sarà strazio novello
E un rimorso verrà freddo, tenace, a morderti il cervello
A morderti il cervello
Un rimorso acutissimo ed atroce verrà nella tua fossa
A dispetto di Dio, della sua croce, a rosicchiarti l'ossa
Io sarò quel rimorso. Io te cercando entro la notte cupa
La mia che fugge il dì, verrò latrando come latra una lupa
Io con quest'ugne scaverò la terra per te fatta letame
E il turpe legno schioderò che serra la tua carogna infame
Oh, come nel tuo core ancor vermiglio sazierò l'odio antico
Oh, con che gioia affonderò l'artiglio nel tuo ventre impudico
Sul tuo putrido ventre accoccolato io poserò in eterno
Spettro della vendetta e del peccato, spavento dell'inferno
E son la gogna i versi ov'io ti danno al vituperio eterno
A pene che rimpianger ti faranno le pene dell'inferno
Qui rimorir ti faccio, o maledetta, piano a colpi di spillo
E la vergogna tua, la mia vendetta tra gli occhi ti sigillo
Credits
Writer(s): Lorenzo Stecchetti
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