L'Immensità
Il mondo è stretto e per questo vado di fretta
Attraverso l'universo come fossi in bicicletta
Guidato qui dal buio più oscuro che non ti aspetta
E si infetta
L'anima seguendo la mia retta via
L'alternativa perfetta alla mia follia
Che incalza falsa speranza
Chiedendo in cambio la supremazia
E qui per chi che sia
Lascia la scia
Di un frastornato passato
Verso una strada che non è la mia
Vengo schiacciato dalle opposte dimensioni
Che mi spingono verso un buco nero di sensazioni
Di opinioni di cervelli che rinchiusi in prigioni
Fermentano discussioni
Di alterazioni alle limitazioni
Fatte di azioni che sfuggono al loro controllo
Dice ma no!
Come si può?
E fanno un altro sbaglio
Che tu decida per me non me l'accollo
Da tempo sto a guardare è il primo che fotte che prende il decollo
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di perfetto che prevale la realtà
Qualcosa di trascendente
Nella mia interiorità
Che mi porta dove è il sole
Quando piove nella mia città
Che tutto il resto poi non ci sarà
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di diverso che non ha casualità
Né barriere né distanze per chi parte e arriverà
Uno spazio immenso dove chi si muove in piena libertà
Non si finisce mai l'immensità
La nebbia è fitta la luce non si vede più
Sembra di stare su una slitta
Che porta sempre più giù
Cedendo alla prima sconfitta
Cadendo nel cielo blu
Sempre più su
E chi l'ha inflitta avrà l'inverso
Déjà-vu
Mi perdo nell'immenso mentre percorro i miei passi
Mi fermo e penso cosa fosse stato se io avessi
Cambiato strada e intrapreso percorsi inversi, diversi
Senza alcuna traccia di sti pensieri impressi
Oppressi
Che mi tormentano ogni giorno
Nell'infinito vago
Proseguo
Ma poi ritorno
Senza qualcuno che mi aspettasse
Nessuno intorno
Come tornare dal paradiso
Verso l'inferno
Attorno c'è l'eterno immenso
Che nessuno vede
Si va avanti a frustate
Ma d'altro canto c'è chi non ci crede
Non sto parlando di chiesa o di quella fede
Che ha trucidato persone per la poltrona dove il Papa siede
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di diverso che prevale la realtà
Qualcosa di trascendente
Nella mia interiorità
Che mi porta dove è il sole
Quando piove nella mia città
E tutto il resto poi non ci sarà
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di perfetto che non ha casualità
Né barriere né distanze
Per chi parte e arriverà
Uno spazio immenso dove
Chi si muove in piena libertà
Non si finisce mai l'immensità
La destinazione
Del destinato a non tornare
Che ti spinge verso un magnetismo perpendicolare
Alla normalità
Dove non si pecca di lealtà
Tante belle facce in giro
Ma povere di dignità
Che camuffa tutto quanto
Avvelenando la realtà
Ma il destinato vede
Quanto male nell'umanità
Continua a farsi e sempre si farà
Non avendo la minima idea di quel che arriverà
Si dovrà pagare tutto quanto
Tutto il male inflitto
Senza sconti né perdono
Che qualcuno aveva indetto
Senza quelle confessioni
Di assoluzioni in affitto
D'altro canto si potrà beneficiare
Per il bene fatto
Nulla è già scritto
Ma c'è un singolo punto
Che alla fine tutti quanti
Presentiamo il proprio estratto conto
Non delle azioni che hai
Ma delle azioni che fai
Comprese quelle che non ti ricorderai
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di perfetto che prevale la realtà
Qualcosa di trascendente
Nella mia interiorità
Che mi porta dove è il sole
Quando piove nella mia città
Che tutto il resto poi non ci sarà
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di diverso che non ha casualità
Né barriere né distanze
Per chi parte e arriverà
Uno spazio immenso dove
Chi si muove in piena libertà
Non si finisce mai l'immensità
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di diverso che prevale la realtà
Qualcosa di trascendente
Nella mia interiorità
Che mi porta dove è il sole
Quando piove nella mia città
E tutto il resto poi non ci sarà
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di perfetto che non ha casualità
Né barriere né distanze
Per chi parte e arriverà
Uno spazio immenso dove
Chi si muove in piena libertà
Non si finisce mai l'immensità
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di perfetto che non ha casualità
Né barriere né distanze
Per chi parte e arriverà
Uno spazio immenso dove
Chi si muove in piena libertà
Non si finisce mai l'immensità
Attraverso l'universo come fossi in bicicletta
Guidato qui dal buio più oscuro che non ti aspetta
E si infetta
L'anima seguendo la mia retta via
L'alternativa perfetta alla mia follia
Che incalza falsa speranza
Chiedendo in cambio la supremazia
E qui per chi che sia
Lascia la scia
Di un frastornato passato
Verso una strada che non è la mia
Vengo schiacciato dalle opposte dimensioni
Che mi spingono verso un buco nero di sensazioni
Di opinioni di cervelli che rinchiusi in prigioni
Fermentano discussioni
Di alterazioni alle limitazioni
Fatte di azioni che sfuggono al loro controllo
Dice ma no!
Come si può?
E fanno un altro sbaglio
Che tu decida per me non me l'accollo
Da tempo sto a guardare è il primo che fotte che prende il decollo
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di perfetto che prevale la realtà
Qualcosa di trascendente
Nella mia interiorità
Che mi porta dove è il sole
Quando piove nella mia città
Che tutto il resto poi non ci sarà
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di diverso che non ha casualità
Né barriere né distanze per chi parte e arriverà
Uno spazio immenso dove chi si muove in piena libertà
Non si finisce mai l'immensità
La nebbia è fitta la luce non si vede più
Sembra di stare su una slitta
Che porta sempre più giù
Cedendo alla prima sconfitta
Cadendo nel cielo blu
Sempre più su
E chi l'ha inflitta avrà l'inverso
Déjà-vu
Mi perdo nell'immenso mentre percorro i miei passi
Mi fermo e penso cosa fosse stato se io avessi
Cambiato strada e intrapreso percorsi inversi, diversi
Senza alcuna traccia di sti pensieri impressi
Oppressi
Che mi tormentano ogni giorno
Nell'infinito vago
Proseguo
Ma poi ritorno
Senza qualcuno che mi aspettasse
Nessuno intorno
Come tornare dal paradiso
Verso l'inferno
Attorno c'è l'eterno immenso
Che nessuno vede
Si va avanti a frustate
Ma d'altro canto c'è chi non ci crede
Non sto parlando di chiesa o di quella fede
Che ha trucidato persone per la poltrona dove il Papa siede
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di diverso che prevale la realtà
Qualcosa di trascendente
Nella mia interiorità
Che mi porta dove è il sole
Quando piove nella mia città
E tutto il resto poi non ci sarà
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di perfetto che non ha casualità
Né barriere né distanze
Per chi parte e arriverà
Uno spazio immenso dove
Chi si muove in piena libertà
Non si finisce mai l'immensità
La destinazione
Del destinato a non tornare
Che ti spinge verso un magnetismo perpendicolare
Alla normalità
Dove non si pecca di lealtà
Tante belle facce in giro
Ma povere di dignità
Che camuffa tutto quanto
Avvelenando la realtà
Ma il destinato vede
Quanto male nell'umanità
Continua a farsi e sempre si farà
Non avendo la minima idea di quel che arriverà
Si dovrà pagare tutto quanto
Tutto il male inflitto
Senza sconti né perdono
Che qualcuno aveva indetto
Senza quelle confessioni
Di assoluzioni in affitto
D'altro canto si potrà beneficiare
Per il bene fatto
Nulla è già scritto
Ma c'è un singolo punto
Che alla fine tutti quanti
Presentiamo il proprio estratto conto
Non delle azioni che hai
Ma delle azioni che fai
Comprese quelle che non ti ricorderai
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di perfetto che prevale la realtà
Qualcosa di trascendente
Nella mia interiorità
Che mi porta dove è il sole
Quando piove nella mia città
Che tutto il resto poi non ci sarà
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di diverso che non ha casualità
Né barriere né distanze
Per chi parte e arriverà
Uno spazio immenso dove
Chi si muove in piena libertà
Non si finisce mai l'immensità
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di diverso che prevale la realtà
Qualcosa di trascendente
Nella mia interiorità
Che mi porta dove è il sole
Quando piove nella mia città
E tutto il resto poi non ci sarà
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di perfetto che non ha casualità
Né barriere né distanze
Per chi parte e arriverà
Uno spazio immenso dove
Chi si muove in piena libertà
Non si finisce mai l'immensità
Dentro nell'immensità c'è qualche cosa
Di perfetto che non ha casualità
Né barriere né distanze
Per chi parte e arriverà
Uno spazio immenso dove
Chi si muove in piena libertà
Non si finisce mai l'immensità
Credits
Writer(s): Walter Inserra
Lyrics powered by www.musixmatch.com
Link
© 2024 All rights reserved. Rockol.com S.r.l. Website image policy
Rockol
- Rockol only uses images and photos made available for promotional purposes (“for press use”) by record companies, artist managements and p.r. agencies.
- Said images are used to exert a right to report and a finality of the criticism, in a degraded mode compliant to copyright laws, and exclusively inclosed in our own informative content.
- Only non-exclusive images addressed to newspaper use and, in general, copyright-free are accepted.
- Live photos are published when licensed by photographers whose copyright is quoted.
- Rockol is available to pay the right holder a fair fee should a published image’s author be unknown at the time of publishing.
Feedback
Please immediately report the presence of images possibly not compliant with the above cases so as to quickly verify an improper use: where confirmed, we would immediately proceed to their removal.