Ginocchia sbucciate
Voglio sentire l'odore di Molgora di prima mattina
A primavera il profumo del sambuco e della robinia
Voglio tagliare un pezzo di ramo per farci un archetto
E giocarci nel bosco vicino all'Ospedaletto
Imbarcarsi in lunghissime partite a pallone
Come gli eroi in bianco e nero della televisione
E a fine partita ghiaccioli per tutti e di tutti i colori
E una cicca di nascosto dai genitori
Da mattina a sera in giro in bicicletta
Corri a casa veloce che tua mamma ti aspetta
Che tiene in mano il mestolo della minestra
L'alternativa è saltare quella finestra
Ricordi quelle giornate
Com'era dolce l'estate
Ricordi quei campi di grano
E tu che crescevi piano piano
E le giostre che rimanevano una settimana
La prima domenica di settembre e la torta paesana
E spendere tutte le mance della nonna
Ed alla sera la processione della Madonna
Che cosa provavi a guardare una ragazza negli occhi
Era forse venuto il momento di fare altri giochi
Ma era un gioco da grandi e ancora non volevi giocare
Ti vergognavi e avevi paura di sbagliare
Di notte il rumore delle moto sulla provinciale
Immaginavi un mondo a fumetti tra caldo e zanzare
Nella tua casa e nel cortile con la pianta del mago
Probabilmente la più alta di Caponago
Ricordi quelle giornate
Com'era dolce l'estate
Ricordi quei campi di grano
E tu che crescevi piano piano
Ricordi quelle giornate
Con le ginocchia sbucciate
Ricordi quei campi di grano
E tu che crescevi piano piano
E tu che volevi andare lontano
A primavera il profumo del sambuco e della robinia
Voglio tagliare un pezzo di ramo per farci un archetto
E giocarci nel bosco vicino all'Ospedaletto
Imbarcarsi in lunghissime partite a pallone
Come gli eroi in bianco e nero della televisione
E a fine partita ghiaccioli per tutti e di tutti i colori
E una cicca di nascosto dai genitori
Da mattina a sera in giro in bicicletta
Corri a casa veloce che tua mamma ti aspetta
Che tiene in mano il mestolo della minestra
L'alternativa è saltare quella finestra
Ricordi quelle giornate
Com'era dolce l'estate
Ricordi quei campi di grano
E tu che crescevi piano piano
E le giostre che rimanevano una settimana
La prima domenica di settembre e la torta paesana
E spendere tutte le mance della nonna
Ed alla sera la processione della Madonna
Che cosa provavi a guardare una ragazza negli occhi
Era forse venuto il momento di fare altri giochi
Ma era un gioco da grandi e ancora non volevi giocare
Ti vergognavi e avevi paura di sbagliare
Di notte il rumore delle moto sulla provinciale
Immaginavi un mondo a fumetti tra caldo e zanzare
Nella tua casa e nel cortile con la pianta del mago
Probabilmente la più alta di Caponago
Ricordi quelle giornate
Com'era dolce l'estate
Ricordi quei campi di grano
E tu che crescevi piano piano
Ricordi quelle giornate
Con le ginocchia sbucciate
Ricordi quei campi di grano
E tu che crescevi piano piano
E tu che volevi andare lontano
Credits
Writer(s): Ferdinando Pollastri
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