La Solitudine Dei Numeri Primi
Non posso starti più vicino
O muoio stando insieme a te
O resto solo
E in questo modo sopravvivo
Vado a rilento rispetto al tempo del mio cammino
Mi guardo indietro ma è già morto ogni sorriso
E spengo la testa
Ignoro il cuore che si infrange
Cosa ci resta?
Se guardo il cielo una stella piange
Sei sempre la stessa e forse un po' più grande
La bocca ti manda a fanculo
Ma il cuore ti dice grazie, sai
Siamo la conseguenza di ogni nostro gesto
E del resto te ne fotte altamente se vivi nel tuo complesso
E' un universo denso fatto di ricordi
Eravamo una melodia ma sbagliavamo questi accordi
Ora non mi rincorri
E io non ti rincorro
E' un precipizio senza fine
Non percepisco il suo fondo
Mi guardo intorno e cerco ciò di cui ho bisogno
Ma queste lacrime pesano troppo
Mi spezzano il collo
E tocchi il cielo con un dito
Per tornare giù
In mezzo a una realtà che non ti vuole più
Tocchi il cielo con un dito
Per tornare giù
In mezzo a una realtà che non volevi più
La solitudine dei numeri primi
Noi siamo inclini
Non saremo gli ultimi ma i primi
E questa è la solitudine dei numeri primi
Siamo due confini troppo vicini
La dolce metà con un retrogusto amaro
La semplicità di una lady che rende tutto più chiaro
Era divino e sempre meno umano
Ero libero di amarti finché non mi hai reso schiavo
Ma spezzo queste catene
La cosa che mi conviene
Pensare un po' meno agli altri
Pensare solo al mio bene
Di fatto stavamo insieme
Ma un attimo troppo breve
Per far germogliare un fiore
Senza piantarne il suo seme
E adesso sono solo contro i miei fantasmi
Il riflesso di ciò che è giusto
Lo leggo dai nostri sbagli
Non mi incanti con i tuoi dispetti in ogni circostanza
Se me la prendessi ti darei soltanto più importanza
Lame al posto di lingue
Nulla che le distingue
Sono baci di Giuda che esalano emozioni finte
In una storia finita non c'è chi perde o chi vince
Se è stato amore vero
Quello che sembra felice finge
E tocchi il cielo con un dito
Per tornare giù
In mezzo a una realtà che non ti vuole più
Tocchi il cielo con un dito
Per tornare giù
In mezzo a una realtà che non volevi più
La solitudine dei numeri primi
Noi siamo inclini
Non saremo gli ultimi ma i primi
E questa è la solitudine dei numeri primi
Siamo due confini troppo vicini
Siamo un cumulo di ossa nascosto dietro la carne
La salma di un bel ricordo che brucia tra queste fiamme
Una bufera nei miei occhi
Cerca acque un po' più calme
Una miniera di risorse in disuso seduta stante
E l'odio mi rende apatico
Ma sguinzaglia la rabbia
Non c'è un punto di vista
Perché la prospettiva cambia
Questa è la mia scelta decisiva e adesso basta
E' tramontata questa storia
Ma è risorta la mia alba
All'incontrario la forza è la virtù dei deboli
Eri una sacerdotessa e io facevo parte dei discepoli
Mi hai detto seguimi
Non allontanarmi tienimi
Sei il mio ossigeno in un mondo senza aria, credimi
E ora mi eviti, spiegami questo
Due maschere diverse ma il volto è sempre lo stesso
Il mondo senza te sembra così diverso
Ma in realtà è lo stesso
E' solamente il capolinea del nostro universo
E tocchi il cielo con un dito
Per tornare giù
In mezzo a una realtà che non ti vuole più
Tocchi il cielo con un dito
Per tornare giù
In mezzo a una realtà che non volevi più
La solitudine dei numeri primi
Noi siamo inclini
Non saremo gli ultimi ma i primi
E questa è la solitudine dei numeri primi
Siamo due confini troppo vicini
O muoio stando insieme a te
O resto solo
E in questo modo sopravvivo
Vado a rilento rispetto al tempo del mio cammino
Mi guardo indietro ma è già morto ogni sorriso
E spengo la testa
Ignoro il cuore che si infrange
Cosa ci resta?
Se guardo il cielo una stella piange
Sei sempre la stessa e forse un po' più grande
La bocca ti manda a fanculo
Ma il cuore ti dice grazie, sai
Siamo la conseguenza di ogni nostro gesto
E del resto te ne fotte altamente se vivi nel tuo complesso
E' un universo denso fatto di ricordi
Eravamo una melodia ma sbagliavamo questi accordi
Ora non mi rincorri
E io non ti rincorro
E' un precipizio senza fine
Non percepisco il suo fondo
Mi guardo intorno e cerco ciò di cui ho bisogno
Ma queste lacrime pesano troppo
Mi spezzano il collo
E tocchi il cielo con un dito
Per tornare giù
In mezzo a una realtà che non ti vuole più
Tocchi il cielo con un dito
Per tornare giù
In mezzo a una realtà che non volevi più
La solitudine dei numeri primi
Noi siamo inclini
Non saremo gli ultimi ma i primi
E questa è la solitudine dei numeri primi
Siamo due confini troppo vicini
La dolce metà con un retrogusto amaro
La semplicità di una lady che rende tutto più chiaro
Era divino e sempre meno umano
Ero libero di amarti finché non mi hai reso schiavo
Ma spezzo queste catene
La cosa che mi conviene
Pensare un po' meno agli altri
Pensare solo al mio bene
Di fatto stavamo insieme
Ma un attimo troppo breve
Per far germogliare un fiore
Senza piantarne il suo seme
E adesso sono solo contro i miei fantasmi
Il riflesso di ciò che è giusto
Lo leggo dai nostri sbagli
Non mi incanti con i tuoi dispetti in ogni circostanza
Se me la prendessi ti darei soltanto più importanza
Lame al posto di lingue
Nulla che le distingue
Sono baci di Giuda che esalano emozioni finte
In una storia finita non c'è chi perde o chi vince
Se è stato amore vero
Quello che sembra felice finge
E tocchi il cielo con un dito
Per tornare giù
In mezzo a una realtà che non ti vuole più
Tocchi il cielo con un dito
Per tornare giù
In mezzo a una realtà che non volevi più
La solitudine dei numeri primi
Noi siamo inclini
Non saremo gli ultimi ma i primi
E questa è la solitudine dei numeri primi
Siamo due confini troppo vicini
Siamo un cumulo di ossa nascosto dietro la carne
La salma di un bel ricordo che brucia tra queste fiamme
Una bufera nei miei occhi
Cerca acque un po' più calme
Una miniera di risorse in disuso seduta stante
E l'odio mi rende apatico
Ma sguinzaglia la rabbia
Non c'è un punto di vista
Perché la prospettiva cambia
Questa è la mia scelta decisiva e adesso basta
E' tramontata questa storia
Ma è risorta la mia alba
All'incontrario la forza è la virtù dei deboli
Eri una sacerdotessa e io facevo parte dei discepoli
Mi hai detto seguimi
Non allontanarmi tienimi
Sei il mio ossigeno in un mondo senza aria, credimi
E ora mi eviti, spiegami questo
Due maschere diverse ma il volto è sempre lo stesso
Il mondo senza te sembra così diverso
Ma in realtà è lo stesso
E' solamente il capolinea del nostro universo
E tocchi il cielo con un dito
Per tornare giù
In mezzo a una realtà che non ti vuole più
Tocchi il cielo con un dito
Per tornare giù
In mezzo a una realtà che non volevi più
La solitudine dei numeri primi
Noi siamo inclini
Non saremo gli ultimi ma i primi
E questa è la solitudine dei numeri primi
Siamo due confini troppo vicini
Credits
Writer(s): Luca Tomatis
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