Adriatico

Andrea lo vide per la prima volta a diciott'anni
Nonostante non lo separassero poi tanti chilometri
C'era sempre lui immerso nei suoi drammi
Che si chiedeva se avessero fatto pace i suoi genitori
E si chiedeva anche dove portava l'infinito
Aveva voglia di nuotare e sentirsi sfinito
Ma lui non sapeva nuotare e non ha mai imparato
Perché aveva paura dell'acqua e di quello che avrebbe portato
Guardava gli scogli con la fidanzata dell'epoca
Lei si che era bella senza i filtri di Retrica
E c'era gente che lo osservava stranita
Mentre al bar affianco qualcuno sorseggiava una granita
Lui guardava il sole e le nuvole in cielo
Non credendo di essere al mare per davvero
Poi si decise e mise un piede nell'acqua fredda
E lì capii di preferire la Siberia.

E chissà dove portano le onde del mare
Dove si vanno ad infrangere, se si fanno male
Chissà se prevale sto senso di solitudine anche dall'altra parte
Perché più guardo il mare più ti sento distante
E più ti sento distante, più io muoio dentro
Tanto ormai il mio cervello è spento
E chissà dove portano le onde del mare
Dove si vanno ad infrangere, se si fanno male
Chissà se prevale sto senso di solitudine anche dall'altra parte
Perché più guardo il mare più ti sento distante
E più ti sento distante, più io muoio dentro
Tanto ormai il mio cervello è spento

Ci fu un periodo in cui andò tutti i giorni
Era ammaliato da quegli ombrelloni
C'era gente che prendeva il sole e altra che stava a mollo
Per guardare l'orizzonte allungava sempre il collo
C'era gente che parlava, c'era un gran macello
C'era lui che si sentiva parte di tutto quello
Pensare di aver fatto un passo così difficile
Per lui era al tempo una doppia libidine
E passeggiava sempre dove le onde si infrangevano
Con le dita che a contatto con l'acqua tremano
Scriveva sulla sabbia e diventava triste
Quando vedeva che le onde spazzavano via le sue scritte
E si sentiva nuovamente vuoto
Perché vedeva che il mare può togliere più di quello che ti dà
Non ha più voluto attraversarlo a nuoto
Perché non gli interessava più quello che ci sarà

E chissà dove portano le onde del mare
Dove si vanno ad infrangere, se si fanno male
Chissà se prevale sto senso di solitudine anche dall'altra parte
Perché più guardo il mare più ti sento distante
E più ti sento distante, più io muoio dentro
Tanto ormai il mio cervello è spento
E chissà dove portano le onde del mare
Dove si vanno ad infrangere, se si fanno male
Chissà se prevale sto senso di solitudine anche dall'altra parte
Perché più guardo il mare più ti sento distante
E più ti sento distante, più io muoio dentro
Tanto ormai il mio cervello è spento

Ci sarebbe stato ancora l'Adriatico in futuro
Perché lavorò lì per diversi anni
Quando nell'ambiente lavorativo misero un muro
Per il passato e tutti i suoi sbagli
Quella volta fece un tuffo ed arrivò agli scogli
Guardò dall'altra parte verso la Croazia, ma non la vide
Però vide che in questa vita piena di imbrogli
È tutta una questione di sfide

E chissà dove portano le onde del mare
Dove si vanno ad infrangere, se si fanno male
Chissà se prevale sto senso di solitudine anche dall'altra parte
Perché più guardo il mare più ti sento distante
E più ti sento distante, più io muoio dentro
Tanto ormai il mio cervello è spento



Credits
Writer(s): Andrea Brocculi
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