Caosino

Caro diario
Avevo bisogno di un diario perché ho pensieri atroci
Troppo veloci, mille voci che vorrei fermare, no
Aspetta, aspetta, potresti pensare
Che ho un casino di problemi ma in realtà
Ogni problema è un casino
Caso per caso un frammento di caso
Qual è la consistenza ontologica dei problemi?
Ti sembrano paroloni ma è come chiedersi
Se un problema svolazza per aria o sta rinchiuso nei neuroni
Nessuna delle due, non puoi cercarlo nel reale
Il problema è un caosino, un piccolo caos incorporeo virtuale
Sempre che questa cosa che chiamam "problema" esista
Poiché se non vi son problemi
Non vedo che cos'altro renda geniale un artista
Un punto di vista non è relativista
All'opposto è l'unico modo in cui può esistere la vista
E anche la mente, sapere tutto è impossibile
Almeno per un essere vivente l'onniscienza
È il fine dei computer ma intesa quantitativamente
La velocità del web sacrifica quella creativa della mente
Dimentica che l'intuizione è esterna al codice
Nel divenir-utente, la sua partecipazione attiva
Per una comunicazione più efficiente
È la definizione più fiera del web due-punto-azzera
Ma porta inevitabilmente alla struttura gerarchica
Delle comunità virtuali, tendenza totalizzante
Monopolio dell'opinione degli uguali
Il professionista lascia spazio allo spettatore
Con competenza media come il tennista nello spot della banca
Per un mondo che cambia
Ma tu stai fermo sulla sedia
Il web vuole renderti partecipe
Io ti propongo l'impartecibabile come Bene e Pasolini in tv
Meta-tv, ma se la televisione fosse sempre cosi
Sarebbe inguardabile, così come il mio rap è inascoltabile
Come i semi di qualche pianta sono indigeribili
E cagandoli a terra ne pianti un'altra
Le frasi di un autore non devono essere immediate
Anche se rischiano il water
Dando sempre per scontato che la conoscenza è metabolismo
Cagami
Perché vuoi simulare il mondo?
Un problema non lo puoi uploadare
Perché non emerge se non ci si immerge oltre ogni fondo
Non è un file, cerchiam risposte e dimentichiamo i problemi
Massi, scarichiamoli
Creiamo una crisi dei rifiuti del web alla Napoli
E se facciam fatica a risolvere quella materiale
Figuriamoci quella digitale
Un pensiero che comprendesse ogni cosa sarebbe un caos
Internet vuole simulare ogni cosa e quindi tende al caos
Ma il caos è tale in quanto sfugge
Come la materia nella quantistica
O il valore-lavoro con la webfinanza
La gioia scansa ogni scansione, un altro secolo di utenti
E lo spirito camminerà gobbo ed affranto
Il sedere di pietra è il vero peccato contro lo spirito santo



Credits
Writer(s): Stefano Mularoni
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