L'aia è un palcoscenico

Ho un amico un po' grasso che mi disse un giorno
Il mio punto vita è quello di una gallina
Anche se il metro da sarta sale fino alle ascelle
Continuo ad essere attratto dalle donne belle

Questa è la legge del contrappasso
Ognuno sceglie sì! il proprio spasso

Non posso certo stagliarmi in cielo contro il sole
E volteggiar leggiadro come se fossi un falco
Rimango spesso a terra a razzolar nel fango
Per darmi un tono accenno passi di tango

L'aia è un palco oscenico
L'aia è un palco oscenico
L'aia è un palco oscenico
L'aia è un palco oscenico

E se continua il falco a volteggiare in alto
Io ruspo in concimaia cercando qualcos'altro
E non mi dò per vinto e becchettando in giro
Continuo a star nell'aia e mi ci metto in tiro

Questa è la legge del contrappasso
Ognuno sceglie sì! Il proprio spasso

E mentre l'ombra del falco passa sopra di me
Sotto il mio punto vita qualcosa trovo olè
Sbuca un lombrico ignudo grasso rosa e nervoso
Che sinuosamente esce ed entra dal buco

L'aia è un palco oscenico
L'aia è un palco oscenico
L'aia è un palco oscenico
L'aia è un palco oscenico

L'agitazione ormai pervade ogni pennuto
L'agilità del falco il fascino ha perduto
Nessuna bella donna è interessata all'asso
Vogliono il mio lombrico e puntan gli occhi in basso

Questa è la legge del contrappasso
Ognuno sceglie sì! Il proprio spasso
Questa è la legge del contrappasso
Ognuno sceglie sì! Il proprio spasso

L'aia è un palco oscenico oscenico oscenico
L'aia è un palco oscenico



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