Metamorfosi
E ora come farò
a raccontare cosa han visto gli occhi miei
E ora chi mai più mi crederà
dopo tutto il tempo che ho buttato via
E adesso a mia discolpa cosa dirò
per aver braccato invano il cuore mio
A mia discolpa cosa dirò
per aver gettato ai cani il cuore mio
E ora chi di voi comprenderà
il motivo della mia normalità
E ora che me ne faro
di discorsi e di noiose ideologie
Ma almeno tu amore mio
ti prego non dimenticarlo mai
Che ho sognato a occhi aperti
fino a farli sanguinare
Un salasso per la mia fragilità
Un salasso che prosciuga ormai irreparabilmente
La mia scarna e traballante umanità
Perché non finire allora dove manca tutto il resto
Senza neanche più nessuno che ti chiede come va
Dove non sorge mai la luce
e non incombe neanche l'ombra
Ma c'è un gelido crepuscolo in cui immergersi per sempre
Dove il tempo è indefinito in uno spazio troppo grande
E non c'è più la coscienza del continuo divenire
Non provando più il bisogno di mangiare e respirare
I sapori e i profumi sono inutili ricordi
Ma almeno tu amore mio ti prego non dimenticarlo mai
Che ho sognato a occhi aperti fino a farli sanguinare
Un salasso per la mia fragilità
Senza arte e senza parte mai nessuno che si muove
Oltre gli aridi orizzonti di una landa desolante
Non c'è odio e non c'è guerra ma una pace permanente
Che assomiglia più all'oblio di galassie siderali
Più nessuna società né il lavoro né utopie
Solo esseri distanti senza affetti collettivi
Ma con l'unica certezza di giornate sempre uguali
Senza possibilità di nuove condivisioni
Sarà lì che vorrò andare senza aver più desideri
o pensieri ricorrenti che compongono la mente
Senza più un cuore che pulsa senza sangue nelle vene
Con un corpo cibernetico per restare insieme a te
Ma almeno tu amore mio ti prego non dimenticarlo mai
Che ho sognato a occhi aperti fino a farli sanguinare
Un salasso per la mia umanità
Senza più un cuore che pulsa senza sangue nelle vene
Con un corpo cibernetico per restare con mio figlio
a raccontare cosa han visto gli occhi miei
E ora chi mai più mi crederà
dopo tutto il tempo che ho buttato via
E adesso a mia discolpa cosa dirò
per aver braccato invano il cuore mio
A mia discolpa cosa dirò
per aver gettato ai cani il cuore mio
E ora chi di voi comprenderà
il motivo della mia normalità
E ora che me ne faro
di discorsi e di noiose ideologie
Ma almeno tu amore mio
ti prego non dimenticarlo mai
Che ho sognato a occhi aperti
fino a farli sanguinare
Un salasso per la mia fragilità
Un salasso che prosciuga ormai irreparabilmente
La mia scarna e traballante umanità
Perché non finire allora dove manca tutto il resto
Senza neanche più nessuno che ti chiede come va
Dove non sorge mai la luce
e non incombe neanche l'ombra
Ma c'è un gelido crepuscolo in cui immergersi per sempre
Dove il tempo è indefinito in uno spazio troppo grande
E non c'è più la coscienza del continuo divenire
Non provando più il bisogno di mangiare e respirare
I sapori e i profumi sono inutili ricordi
Ma almeno tu amore mio ti prego non dimenticarlo mai
Che ho sognato a occhi aperti fino a farli sanguinare
Un salasso per la mia fragilità
Senza arte e senza parte mai nessuno che si muove
Oltre gli aridi orizzonti di una landa desolante
Non c'è odio e non c'è guerra ma una pace permanente
Che assomiglia più all'oblio di galassie siderali
Più nessuna società né il lavoro né utopie
Solo esseri distanti senza affetti collettivi
Ma con l'unica certezza di giornate sempre uguali
Senza possibilità di nuove condivisioni
Sarà lì che vorrò andare senza aver più desideri
o pensieri ricorrenti che compongono la mente
Senza più un cuore che pulsa senza sangue nelle vene
Con un corpo cibernetico per restare insieme a te
Ma almeno tu amore mio ti prego non dimenticarlo mai
Che ho sognato a occhi aperti fino a farli sanguinare
Un salasso per la mia umanità
Senza più un cuore che pulsa senza sangue nelle vene
Con un corpo cibernetico per restare con mio figlio
Credits
Writer(s): Matteo Sacco
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