Entropia (feat. Whosdatkid?)
Ho scritto ancora una strofa d'inverno
L'aria ghiacciata come un colpo che squarta lo sterno
Dentro i miei occhi se li guardi proietto l'inferno
Busso a una porta scassinata incastrata all'interno
Sono Dorian che cerca l'eterno
Dentro ritratto disumano adattato al contesto
Metto consumo e narcisismo allo stesso livello
La società del capitale non vuole un governo
Scusami ancora se provo emozioni
Se la cultura non ha ancora subito inflazioni
Dentro una stanza disilludo le vostre illusioni
Parlo di ciò che non può esistere in 3 dimensioni
Scrivo il tuo nome col destino ma in mezzo alla nebbia
Che ora svanisci in un respiro che non sembra vero
Ti ho cercata all'infinito come in "Interstallar"
Per vederti nella luce dentro a un buco nero
Più vi sento più mi chiedo perché cazzo rappi
Sta nuova scuola di poppanti l'ammazzo col classic
Due barre e andate in coma, dai non c'è mai stata storia
Questo è il nuovo Barcellona e io mi chiamo Messi
Fate i supereroi ma come in "The Boys"
Io scrivo un disco come Ulisse riscritto da Joyce
La mia Dublino non esiste la inventate voi
E la trama non la invento ma parla di noi
La notte qua non cala non lascia risposta
Il vostro inchino fra è Schettino che sfiora la costa
Il Sangue freddo di un cecchino che chiede la posta
Che scorre a Nord come il Nilo e il suo cuore è la pompa
A farlo non sono il primo come Brown e Shocca
E io parlo di divino che sembra una sbronza
Per parlarti avrei inciso anche nel Sole l'ombra
Finendo da solo in affitto in un locale a Londra
L'aria ghiacciata come un colpo che squarta lo sterno
Dentro i miei occhi se li guardi proietto l'inferno
Busso a una porta scassinata incastrata all'interno
Sono Dorian che cerca l'eterno
Dentro ritratto disumano adattato al contesto
Metto consumo e narcisismo allo stesso livello
La società del capitale non vuole un governo
Scusami ancora se provo emozioni
Se la cultura non ha ancora subito inflazioni
Dentro una stanza disilludo le vostre illusioni
Parlo di ciò che non può esistere in 3 dimensioni
Scrivo il tuo nome col destino ma in mezzo alla nebbia
Che ora svanisci in un respiro che non sembra vero
Ti ho cercata all'infinito come in "Interstallar"
Per vederti nella luce dentro a un buco nero
Più vi sento più mi chiedo perché cazzo rappi
Sta nuova scuola di poppanti l'ammazzo col classic
Due barre e andate in coma, dai non c'è mai stata storia
Questo è il nuovo Barcellona e io mi chiamo Messi
Fate i supereroi ma come in "The Boys"
Io scrivo un disco come Ulisse riscritto da Joyce
La mia Dublino non esiste la inventate voi
E la trama non la invento ma parla di noi
La notte qua non cala non lascia risposta
Il vostro inchino fra è Schettino che sfiora la costa
Il Sangue freddo di un cecchino che chiede la posta
Che scorre a Nord come il Nilo e il suo cuore è la pompa
A farlo non sono il primo come Brown e Shocca
E io parlo di divino che sembra una sbronza
Per parlarti avrei inciso anche nel Sole l'ombra
Finendo da solo in affitto in un locale a Londra
Credits
Writer(s): Manuel D'ettorre
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