Luna Rossa (feat. Matsby)
Da questo terrazzo c'è una bella vista
Ci beviamo un the caldo dopo un'altra birra
Tu mi parli un'altra lingua
E a volte non capisco
Tanto a volte non capisco neanche la mia lingua
Non lo so se son scappato
Oppure ero curioso soltanto
Spesso devi solo farlo
Anche se pensi sono matto
E preferisco stare a piedi scalzo su questa terrazza
Che sulla nebbia dei miei pensieri a letto chi si alza, poi
Ho preso metro e treni vari, scendi e sali
Case senza ascensori, prendi le scale
Corse senza pause, ma togli questa parte
Non è una coincidenza se mi sento battere
Non ho una casa casa è dove sono io
E non c'è niente di mio
Se non ciò che penso e dico
Faccio l'ultimo sorso e mi prendo un cuscino
Tu siediti qui vicino
Fuori c'è la luna rossa
L'hai mai vista così grossa
Sembra fatto apposta
Solo per me e te
E se hai la luna storta
La raddrizzeremo insieme e
Metti via quel cellulare che
Dallo schermo sembra un puntino
Che emozione averla qua vicino
E concediti del tempo per restare
Che non sempre vuol dire rinunciare
A volte è giusto rimanere
Come una rondine nel nido, se non è il tempo di volare
Stessa storia, stesso posto, come gli 883
E non mi sembra casa se dentro non ci sei te
Che negli occhi hai la neve dell'inverno
E il sapore di qualcosa di eterno
E vorrei solo farti ridere, niente di più
Il casino è che se ridi poi io rido di più
Entriamo dentro a un loop
Non voglio uscirne più
E vorrei solo farti ridere, niente di più
Perché il bello è che se ridi, poi io rido di più
Guardiamo lassù
In mezzo al cielo blu
Fuori c'è la luna rossa
L'hai mai vista così grossa
Sembra fatto apposta
Solo per me e te
E se hai la luna storta
La raddrizzeremo insieme e
Metti via quel cellulare che
Dallo schermo sembra un puntino
Che emozione averla qua vicino
Che emozione averla qua vicino
Che emozione averla qua vicino
Fuori c'è la luna rossa
L'hai mai vista così grossa
Sembra fatta apposta
Solo per me e te
E se hai la luna storta
La raddrizzeremo insieme e
Metti via quel cellulare che
Dallo schermo sembra un puntino
Che emozione averti qua vicino
Ci beviamo un the caldo dopo un'altra birra
Tu mi parli un'altra lingua
E a volte non capisco
Tanto a volte non capisco neanche la mia lingua
Non lo so se son scappato
Oppure ero curioso soltanto
Spesso devi solo farlo
Anche se pensi sono matto
E preferisco stare a piedi scalzo su questa terrazza
Che sulla nebbia dei miei pensieri a letto chi si alza, poi
Ho preso metro e treni vari, scendi e sali
Case senza ascensori, prendi le scale
Corse senza pause, ma togli questa parte
Non è una coincidenza se mi sento battere
Non ho una casa casa è dove sono io
E non c'è niente di mio
Se non ciò che penso e dico
Faccio l'ultimo sorso e mi prendo un cuscino
Tu siediti qui vicino
Fuori c'è la luna rossa
L'hai mai vista così grossa
Sembra fatto apposta
Solo per me e te
E se hai la luna storta
La raddrizzeremo insieme e
Metti via quel cellulare che
Dallo schermo sembra un puntino
Che emozione averla qua vicino
E concediti del tempo per restare
Che non sempre vuol dire rinunciare
A volte è giusto rimanere
Come una rondine nel nido, se non è il tempo di volare
Stessa storia, stesso posto, come gli 883
E non mi sembra casa se dentro non ci sei te
Che negli occhi hai la neve dell'inverno
E il sapore di qualcosa di eterno
E vorrei solo farti ridere, niente di più
Il casino è che se ridi poi io rido di più
Entriamo dentro a un loop
Non voglio uscirne più
E vorrei solo farti ridere, niente di più
Perché il bello è che se ridi, poi io rido di più
Guardiamo lassù
In mezzo al cielo blu
Fuori c'è la luna rossa
L'hai mai vista così grossa
Sembra fatto apposta
Solo per me e te
E se hai la luna storta
La raddrizzeremo insieme e
Metti via quel cellulare che
Dallo schermo sembra un puntino
Che emozione averla qua vicino
Che emozione averla qua vicino
Che emozione averla qua vicino
Fuori c'è la luna rossa
L'hai mai vista così grossa
Sembra fatta apposta
Solo per me e te
E se hai la luna storta
La raddrizzeremo insieme e
Metti via quel cellulare che
Dallo schermo sembra un puntino
Che emozione averti qua vicino
Credits
Writer(s): Daniele Celli, Francesco Musante, Jacopo Bagorda, Matteo Martire
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