La mia città

La mia città, senza pietà, la mia città
Ma come è dolce certe sere, a volte no, senza pietà
Mi chiude in una stanza
Mi fa sentire solo

Una città, senza pietà, la mia città
Non la conosco mai fino in fondo, troppi portoni, troppi cassetti
Io non ti trovo mai
Tu dimmi dove sei

Adesso dove si va, cosa si fa, dove si va?
Siamo sempre dentro a qualcosa, a un'auto che va o dentro al tram
Senza mai vedere il cielo
E respirando smog

Ma-ma-ma, ma guarda là, che cazzo fa, ma pensa te...
Ma come guida quel deficiente, poi guarda qua che ora è già
Ma chi ti ha dato la patente?
Che ti scoppiasse un dente

A te
Siamo sempre di corsa, sempre in agitazione
Anche te
Che anche se lecchi il gelato c'hai lo sguardo incazzato

La mia città, senza pietà, la mia città
Ma come è bella la mattina quando si accende, quando si sveglia
E ricominciano i rumori
Promette tante cose

Ma dimmi dove sarà, prima era qua
C'è un nero che chiede aiuto, dove sarà questa città?
È sparita senza pietà
C'ha troppi muri la mia città-tà-tà

Ma guarda che civiltà la mia città
Con mille sbarre alle finestre, guardie giurate, porte blindate
E un miliardo di antifurti
Che stanno sempre a suonare

Perché
C'è chi ha troppo di meno e chi non si accontenta
E c'è
Chi si deve bucare in un angolo, di dolore
E c'è
Che c'è bisogno di tutto, c'è bisogno di un trucco

Senza pietà, la mia città
"Signora guardi che belle case, però a lei no, non gliela do
Mi dispiace signora mia
È tutto uso foresteria-ia-ia"

Ma la città, senza pietà, una città
Ti dice che non è vero, che non c'è più la povertà
Perché è tutta coperta
Dalla pubblicità-tà-tà, tà-tà-tà-tà-ia

C'è chi a lavorare è obbligato a imbrogliare
E c'è
Chi per poterti fregare ha imparato a studiare

E c'è
Che c'è bisogno di un trucco, c'è bisogno di tutto
E c'è
Bisogno di più amore dentro a questa prigione



Credits
Writer(s): Mauro Malavasi, Luca Carboni
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