Il timido ubriaco

Sposa, domani ti regalerò una rosa
Gelosa di un compagno non voluto, temuto
Stesa, caldissima per quell'estate accesa
Fanatica per duri seni al vento, io tento

Tanto quell'orso che ti alita accanto
Sudato che farebbe schifo a un piede, non vede
Dorme, Tapino, non le tocca le tue forme
Eppure è ardimentosa la sua mano, villano

Potranno mai le mie parole
Esserti da rosa, sposa?
Potranno mai le mie parole
Esserti da rosa, sposa?

Chino su un lungo e familiar bicchier di vino
Partito per un viaggio amico e arzillo, già brillo
Certo, perché io non gioco mai a viso aperto
Tremendo il mio rapporto con il sesso, che fesso

Piango, paludi di parole fatte fango
Mi muovo come anguilla nella sabbia, che rabbia
Rido, facendo del mio riso vile nido
Cercandomi parole dentro al cuore, d'amore

Potranno mai le mie parole
Esserti da rosa, sposa?
Potranno mai le mie parole
Esserti da rosa, sposa?

Pare che coppie unite solo con l'altare
Non abbian mai trovato le parole, da sole
Forse domani che pianissimo le morse
Del matrimonio ti attanaglieranno, potranno

Potranno mai le mie parole
Esserti da rosa, sposa?
Potranno mai le mie parole
Esserti da rosa, sposa?

Potranno mai le mie parole
Esserti da rosa, sposa?
Potranno mai le mie parole
Esserti da rosa, sposa?



Credits
Writer(s): Francesco Gazze', Massimiliano Gazze
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