Ultima fernata Biscione

Prendono in coppia l'autobus le cenerentole di periferia
Gatte mannare in calore per uomini sfatti senza compagnia
Se non c'è la luna piena va bene lo stesso, s'inventerà
Il branco le spinge al coito, ma un doppio gin tonic ha la priorità

Hanno un negozio nel ghetto e un uomo che ormai non guardano più
Va sempre tutto stretto, perfino il completo intimo blu
E vestono autoreggenti e body che sanno di Salomè
Parlano poco e ballan di tutto: mambo, new techno e bourrée

L'ultimo bus sta partendo e anche se loro non sanno chi sei
Salgono sulla tua auto, sempre meglio di un 356
Loro non fanno il bidone e un letto a due piazze diventa una Clio
Ultima fermata Biscione, non troppo distante da casa di Dio

Sono più alte di un giunco cresciuto tra i boschi ed il luna park
Amano il tuo lavoro se sta tra il bancario e il padrone di un bar
E poi non domandano nulla, spariscono quando la notte va via
Sono le inconsapevoli ultime anime della poesia

L'ultimo bus sta partendo e anche se loro non sanno chi sei
Giocano sulla tua auto, sempre meglio di un 356
Loro non fanno il bidone e un letto a due piazze diventa una Clio
Ultima fermata Biscione, non troppo distante da casa di Dio

Quando è mattina rientrano a casa, via il trucco che è pronto il caffè
Il principale ha comprato una rosa, sorridono ma pensano a te
Che vivi fuori dal ghetto, che non sei coatto in periferia
Ma che le cerchi nel letto se sei un uomo sfatto senza compagnia

L'ultimo bus sta partendo e anche se loro non sanno chi sei
Salgono sulla tua auto, sempre meglio di un 356
Loro non fanno il bidone e un letto a due piazze diventa una Clio
Ultima fermata Biscione, non troppo distante da casa di Dio
Ultima fermata Biscione, non troppo distante da casa di Dio



Credits
Writer(s): Federico Sirianni, Giudice Fabrizio
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