Vinci: Artaserse, Act 1: "Coraggio o miei pensieri" (Artabano, Artserse)

Coraggio o miei pensieri. Il primo passo
V'obbliga agli altri; il trattener la mano
Su la metà del colpo
È un farsi reo senza sperarne il frutto
Tutto si versi, tutto
Fino all'ultima stilla il regio sangue
Né vi sgomenti un vano
Stimolo di virtù; di lode indegno
Non è, come altri crede, un grande eccesso
Contrastar con sé stesso
Resistere a' rimorsi, in mezzo a tanti
Oggetti di timor serbarsi invitto
Son virtù necessarie a un gran delitto
Ecco il principe! All'arte
Qual'insolite voci!
Qual tumulto! Ah signor tu in questo luogo
Prima del dì? Chi ti destò nel seno
Quell'ira che lampeggia in mezzo al pianto

Caro Artabano, o quanto
Necessario mi sei! Consiglio, aiuto
Vendetta, fedeltà

Principe io tremo
Al confuso comando
Spiegati meglio

Oh dio!
Svenato il padre mio
Giace colà su le tradite piume

Come!

Nol so; di questa
Notte funesta infra i silenzi e l'ombre
Assicurò la colpa un'alma ingrata

O insana, o scelerata
Sete di regno! E qual pietà, qual santo
Vincolo di natura è mai bastante
A frenar le tue furie!

Amico intendo
È l'infedel germano
È Dario il reo
Ah se v'è alcun che senta
Pietà d'un re trafitto
Orror del gran delitto
Amicizia per me, vada, punisca
Il parricida, il traditor

Custodi
Vi parla in Artaserse
Un prence, un figlio e se volete in lui
Vi parla il vostro re. Compite il cenno
Punite il reo. Son vostro duce, io stesso
Reggerò l'ire vostre, i vostri sdegni
(Favorisce fortuna i miei disegni)

Ferma, ove corri? Ascolta
Chi sa che la vendetta
Non turbi il genitor più che l'offesa?
Dario è figlio di Serse

Empio sarebbe
Un pietoso consiglio
Chi uccise il genitor non è più figlio



Credits
Lyrics powered by www.musixmatch.com

Link