Leggenda Antica

La donna senza nome disse al giovane signore
Sei bello e vorrei stenderti in un prato
Spiegarti sulla pelle nel ritmo dei respiri
Che ti volevo, ti ho desiderato

Se fossi stata libera di avere un'opinione
Di come poter vivere il mio sesso
Avrei potuto scegliere
Di fare un'altra strada
Oppure sarei stata come adesso

C'era, c'era una volta non ricordo dove fu
So soltanto che da qualche tempo non c'è più

Il giovane signore seduto sui suoi anni
Nuotava dentro a un mucchio di rifiuti
Aveva i suoi problemi, difficili rapporti
Un sacco di concetti sconosciuti

La donna lo fissava, cercava di spiegarsi
Non era lì per chiedere un rimborso
Per quanto fosse giovane
Per quanto fosse uomo
Doveva condividere il discorso

C'era, c'era una volta non ricordo dove fu
So soltanto che da qualche tempo non c'è più

Ma credo che la fame sia un debole pensiero
Per chi l'ha avuta solo nelle orecchie
E libertà è un discorso per chi non sta in prigione
E i giovani non sanno cose vecchie

Il tragico signore aveva un apparecchio
Per ricomporre i pezzi del dolore
Sollecitò i transistor, guardò nel terminale
Trovandoci una dose per due ore

C'era, c'era una volta non ricordo dove fu
So soltanto che da qualche tempo non c'è più

Sull'onda dei rimpianti di tarde ribellioni
Di strade brutte, strette e male usate
La donna disse: "Merda"
Frugò dentro a un futuro
Di plastica e di luci colorate

Il giovane signore vedeva di lontano
Le case dove brulica la gente
Raccolse i suoi domani
Del tutto programmati
E pianse senza il minimo incidente

C'era, c'era una volta non ricordo dove fu
So soltanto che da qualche tempo non c'è più
C'era, c'era una volta non ricordo dove fu
So soltanto che da qualche tempo non c'è più

C'era c'era una volta non ricordo dove fu
So soltanto che da qualche tempo non c'è più
C'era, c'era una volta non ricordo dove fu
So soltanto che da qualche tempo non c'è più



Credits
Writer(s): Pier Angelo Bertoli, Marco Dieci
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