Gaia

Per ogni città come questa qua
ti toglie le opportinità
che ti sei cercato.
me dicono "nun te lamentà"
ma in questa realtà io
"nun ce la faccio più"
E dicono che andrà bene
ma niente qua andrà bene, lo so perciò dovremo cantà insieme
che in questa realtà "nun ce la faccio più". fratè io a Dio nun ci credo
perciò un futuro meglio a chi lo chiedo chi prego?
di non farmi diventare cieco?
e fratello qua più in una cosa sei il più bravo
più questi pretendono e ti gridano "tu schiavo!"
e più scavo
meno trovo una sorgente per bere
e più chiamo
meno trovo gente perbene
più lavo gli stessi panni scoloriti
più mi porto addosso monoliti
grandi come dolomiti
il presente che viviamo e litighiamo
solo con chi ci dice "ti amo"
e chi ci vuole inermi
davanti ai teleschermi
capaci solo di stare fermi
lì continua il piano
sono stanco di attingere da una cassa vuota
di spingere ma di volare sempre a bassa quota
e se c'è un limite per noi è perché ce l'avete messo
ma io provo a emergè lo stesso!

Rit.

pe tutte le volte che m'hai negato
un lavoro normale perché non ho un attesto
con scritto sopra i culi che ho leccato
mi hai indirizzato a farmi il culo
in qualche posto malato
un lavoro sottopagato
io pago un costo salato
e poi s'incazzano se vendi il nero
se lavori in nero
almeno lì chi mi stà assumendo è sincero
dice "qua la paga è bassa, ti spacchi il culo e lavori"
te mi fai il contratto e mi rimandi a fanculo la fuori
siete falsi, tempeste senza tuoni
fate finta d'essè pensatori
siete bestie senza cuori
Noi siamo tessere...?
sai senza colori
costretti a una vita da cyborg
tra carenza e dolori
è meglio il vuoto di tutto quello che c'è
se con tutto quello che c'è
divento come te, cioè vuoto
se c'è un limite per noi è perché ce l'avete messo
ma vi mando a fanculo lo stesso!

Rit.



Credits
Writer(s): Lars Lilholt, Tom Bilde Olesen
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