L'Amante

Arido sono amante amato
Il viso non l'ho più, m'è cascato
Una fulgida notte di casino
Ho costole divaricate, disossate
Sono tutte corde della mia arpa
Cupi tamburi battono le reni

Ho acqua agli occhi, benedetto iddio
E fremiti alle dita
Ho muscoli da uomo
E muscoli da cane
Ho corda al collo, anima mia
E trappole alla vita
Ho pensieri da uomo
E pensieri da cane
Specialmente da cane

Lupo mi sono fatto invece
Così ebbi salvo il pasto
Tradito il mio destino
Che niente era garantito
Se non che il tempo e chi lo serve
Ha bocca più grande e feroce della mia
Povera bestia cattiva
Non abbastanza cattiva

Caro amore, io t'ho visto arrivare
Fra le gambe delle donne arroventare
Come il metallo nero di un motore
Caro amore, io t'ho visto arrivare
Fra le gambe delle donne arroventare
Come il metallo nero di un motore

Mi sono sentito mancare e tossire
E t'ho sorpreso a cercarmi e ritornare
Dio, se t'ho sentito frusciare
Strisciare e rovesciare
Io t'ho guardato abbatterti e salire, abbatterti e salire
E accenderti finalmente
Come le luci di un ponte
In mezzo all'estate
In mezzo all'estate

Arido sono e dimenticato
Amante amato

Caro amore, io t'ho visto arrivare
Fra le gambe delle donne arroventare
Come il metallo nero di un motore
Caro amore, io t'ho visto arrivare
Fra le gambe delle donne arroventare
Come il metallo nero di un motore

Caro amore, io t'ho visto arrivare
Caro amore, io t'ho visto arrivare
Caro amore, io t'ho visto arrivare
Caro amore, io t'ho visto arrivare

Arido sono e dimenticato
Amante amato

Le mie afflizioni non possono ricevere lenimento
E il ricordo dei miei piaceri mi colma di disperazione
Io mi illudo di avervi ridotto a non avere senza me che piaceri imperfetti



Credits
Writer(s): Ivano Fossati
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