Condominio N. 10

E mi alzo alla mattina
Dietro uno stupido caffè
E mi sento una cretina
Anche oggi di corvè
Mi confondo dentro a un sogno
Che oramai non torna più
Una bella casa al mare
Ora! Nel profondo sud

Ma perché, perché
Non si può tornare indietro?
Ma perché, perché
Questa vita è come un treno?

Un martello alla mattina
Fiamma ossidrica alle tre
Il morale giù in cantina
Standard tipico "Bertè"
Si fa strada un sentimento
E a una signora non fa onore
Prendere a calci quel coglione
Del mio amministratore

Ma perché, perché
Non si può tornare indietro?
Ma perché, perché
Questa vita è come un treno?

Lasciami stare
Ho bisogno anch'io di vivere
Lasciami stare, davvero
Lasciami stare
Ho bisogno anch'io di vivere
Lasciami stare, davvero

E mi alzo alla mattina
E spero che non ci sia più
L'ufficiale giudiziario
Che mi fa sentire giù
E ripenso alla mia vita
Con la certezza che
Tutto questo cambierà
Ma che da me dipenderà

Ma perché, perché
Non si può tornare indietro?
Ma perché, perché
Questa vita è come un treno?

E lasciami stare
Ho bisogno anch'io di vivere
Lasciami stare, davvero
Lasciami stare
Ho bisogno anch'io di vivere
Lasciami stare, davvero

Dalle otto di mattina
Fino all'ora del tramonto
Mi nascondo dietro al buio (davvero)
Dietro al buio più profondo
Lasciami stare
Ho bisogno anch'io di vivere
Lasciami stare, davvero

La direzione della banca dice non la faccio franca (lasciami stare)
Lo manda a dire il direttore con un fax a colazione (lasciami stare, davvero)
E così sono due anni, dice faccio solo danni
Che mi trovo sempre a corto e che mi dà un codice rosso
Tutta colpa di uno "Zero" e se ancora non lavoro
Ma non gliene frega niente, niente che è incazzato nero
Nero! Nero! Nero! Nero! Nero! Vero

Lasciami stare (davvero)
Lasciami stare (davvero)
Lasciami stare (davvero)
Lasciami stare (davvero)
Lasciami stare (davvero)
Lasciami stare (davvero)
Lasciami stare



Credits
Writer(s): Leonardo Filippo Garilli, Loredana Berte'
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