La protesta e l'amore
Come farò, come farai a risvegliarti da solo
In una torre a due passi dal cielo
Come farò, come farai a respirare quell'aria
Che odora di nero
Ma dirti che sono contento
Che tutto passa in un momento
Sembra poco, sembra vento
Che sospira sopra un fuoco quasi spento
E come sarò, come sarai nel silenzioso avvenire
Dei cosiddetti normali
E come sarà la nostra idea di mondo in un mondo comune
E di comuni immortali
Ma dirti che sono contento
Che tutto passa in un momento
Mi sembra poco, sembra vento
Che sospira sopra un fuoco che non sento
Ma novecento, millenovecento
Una cifra di spine
Nella rosa di un tormento
O no, non c'è tempo
Forse cento, non più cento
Io voglio starti di fianco e di dentro
Ma dove andrò, dove andrai se tutt'intorno sta crescendo
E non c'è spazio neanche per una scampagnata
E gli spazi sono concettuali, sono liberi, disperati
Sepolti in cimiteri di carta stampata
Ma in fondo io sono contento
Che tutto passa in un momento
E non è poco questo vento
Che trascina via quel fuoco fuori tempo
Ma novecento, millenovecento
Una cifra di spine
Nella rosa di un tormento
O no, non c'è tempo
Forse cento, non più cento
Io voglio starti di fianco e di dentro
No, non c'è tempo
Forse cento e non più cento
Io voglio starti di fianco e di dentro
In una torre a due passi dal cielo
Come farò, come farai a respirare quell'aria
Che odora di nero
Ma dirti che sono contento
Che tutto passa in un momento
Sembra poco, sembra vento
Che sospira sopra un fuoco quasi spento
E come sarò, come sarai nel silenzioso avvenire
Dei cosiddetti normali
E come sarà la nostra idea di mondo in un mondo comune
E di comuni immortali
Ma dirti che sono contento
Che tutto passa in un momento
Mi sembra poco, sembra vento
Che sospira sopra un fuoco che non sento
Ma novecento, millenovecento
Una cifra di spine
Nella rosa di un tormento
O no, non c'è tempo
Forse cento, non più cento
Io voglio starti di fianco e di dentro
Ma dove andrò, dove andrai se tutt'intorno sta crescendo
E non c'è spazio neanche per una scampagnata
E gli spazi sono concettuali, sono liberi, disperati
Sepolti in cimiteri di carta stampata
Ma in fondo io sono contento
Che tutto passa in un momento
E non è poco questo vento
Che trascina via quel fuoco fuori tempo
Ma novecento, millenovecento
Una cifra di spine
Nella rosa di un tormento
O no, non c'è tempo
Forse cento, non più cento
Io voglio starti di fianco e di dentro
No, non c'è tempo
Forse cento e non più cento
Io voglio starti di fianco e di dentro
Credits
Writer(s): Claudio Lolli, Luca Bonaffini
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