Claudio village
La settimana di un Piacentino
la vedi già dal primo mattino
la macchina brillante, occhiali a specchio
e su il colletto
verso il blanco per un buon cappuccino
giornata che non passa per niente
il mio pensiero è fermo e costante
stasera, con la scarpa di corame
si va all'avila
a cercare di intortarsi qualche milf.
Il martedì che imbambolimento
la zia che mi ha reso contento
prendeva la pensione
e poi sie è tolta la dentiera
e tutta notte a lucidarmi il manubrio
appassionata di motorini
Gianelli, Termignoni e Polini
stasera quattro penne
tutti al chiosco senza casco
con gli amici si da il via allo sgasaghè.
Ed eccoci a metà settimana
scommetti che la donna mi chiama
propone il cinemino
il nuovo film di Sorrentino
così il Village è un miraggio lontano
allora io mi invento una scusa
e la riporto subito a casa
invece di dormire
vado a prendere un amico
e torniamo tut du ciuc e senza i scarp.
Io sono qui
a sognar Formentera, ma si
io non c'ho più una lira
ho speso una fortuna
a far finta di essere lì.
Son sempre qui
gli altri vanno, io resto a PC
vorrei andare ad Ibiza
ma resto a Mortizza
e saluto così.
Mi sveglio tardi su passa e via
mi chiama il capo sto in malattia
ma oggi è giovedì
e infilo Sundek e infradito
e vado in Trebbia che ci son le commesse
speriam di non trovar solo grasse
l'ultima sembrava un calesse
mi ha detto andiamo a cena
tu mi costi una fortuna
era meglio regalarti un bel paltò.
Il venerdì finito il calcetto
sarebbe meglio toccare il letto
ma c'ho Tinder che è impazzito
e mi tira il grosso dito
tu non sai che grine ci trovo
ci sono donne mal maritate
insoddisfatte o solo accaldate
è sempre una sorpresa
è come andare a far la spesa
sarà meglio fare un giro al sexy shop.
E' sabato e la macchina è sporca
non riesco neanche a legger la marca
aspiro i tappetini
tiro a lustro i finestrini
ed uno ad uno tolgo tutti i moschini
e dopo pranzo faccio una vasca
magari col gelato alla pesca
mi faccio una ceretta
poi mi spalmo sul lettino
e così diventa scuro il Tobleron.
Io sono qui
a sognar Formentera, ma si
io non c'ho più una lira
ho speso una fortuna
a far finta di essere lì.
Son sempre qui
gli altri vanno, io resto a PC
vorrei andare ad Ibiza
ma resto a Mortizza
altro che caviale
soltanto zanzare
a ciapè quatar stricc
ma quale martini
e sex on the beach.
la vedi già dal primo mattino
la macchina brillante, occhiali a specchio
e su il colletto
verso il blanco per un buon cappuccino
giornata che non passa per niente
il mio pensiero è fermo e costante
stasera, con la scarpa di corame
si va all'avila
a cercare di intortarsi qualche milf.
Il martedì che imbambolimento
la zia che mi ha reso contento
prendeva la pensione
e poi sie è tolta la dentiera
e tutta notte a lucidarmi il manubrio
appassionata di motorini
Gianelli, Termignoni e Polini
stasera quattro penne
tutti al chiosco senza casco
con gli amici si da il via allo sgasaghè.
Ed eccoci a metà settimana
scommetti che la donna mi chiama
propone il cinemino
il nuovo film di Sorrentino
così il Village è un miraggio lontano
allora io mi invento una scusa
e la riporto subito a casa
invece di dormire
vado a prendere un amico
e torniamo tut du ciuc e senza i scarp.
Io sono qui
a sognar Formentera, ma si
io non c'ho più una lira
ho speso una fortuna
a far finta di essere lì.
Son sempre qui
gli altri vanno, io resto a PC
vorrei andare ad Ibiza
ma resto a Mortizza
e saluto così.
Mi sveglio tardi su passa e via
mi chiama il capo sto in malattia
ma oggi è giovedì
e infilo Sundek e infradito
e vado in Trebbia che ci son le commesse
speriam di non trovar solo grasse
l'ultima sembrava un calesse
mi ha detto andiamo a cena
tu mi costi una fortuna
era meglio regalarti un bel paltò.
Il venerdì finito il calcetto
sarebbe meglio toccare il letto
ma c'ho Tinder che è impazzito
e mi tira il grosso dito
tu non sai che grine ci trovo
ci sono donne mal maritate
insoddisfatte o solo accaldate
è sempre una sorpresa
è come andare a far la spesa
sarà meglio fare un giro al sexy shop.
E' sabato e la macchina è sporca
non riesco neanche a legger la marca
aspiro i tappetini
tiro a lustro i finestrini
ed uno ad uno tolgo tutti i moschini
e dopo pranzo faccio una vasca
magari col gelato alla pesca
mi faccio una ceretta
poi mi spalmo sul lettino
e così diventa scuro il Tobleron.
Io sono qui
a sognar Formentera, ma si
io non c'ho più una lira
ho speso una fortuna
a far finta di essere lì.
Son sempre qui
gli altri vanno, io resto a PC
vorrei andare ad Ibiza
ma resto a Mortizza
altro che caviale
soltanto zanzare
a ciapè quatar stricc
ma quale martini
e sex on the beach.
Credits
Writer(s): Giancarlo Pozzi, Stefano Schembari, Carlo Cantore
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