Armonia e caos (feat. DJ Baro)
C'è qualcosa nell'arte, come nella natura, del resto, che ci rassicura, e qualcosa che invece, ci tormenta, ci turba.
Due sentimenti eterni in perenne lotta, la ricerca dell'ordine e il fascino del caos: dentro questa lotta abita l'uomo, e ci siamo noi, tutti, ordine e disordine.
Cerchiamo regole, forme, canoni, ma non cogliamo mai il reale funzionamento del mondo, è per gli uomini un eterno mistero...
L'incapacità di risolvere questo mistero ci terrorizza, ci costringe a oscillare tra la ricerca di un'armonia impossibile e l'abbandono al caos..."
Curami coi sogni che hai saputo darmi, toglimi dai drammi
dammi solo quanto basta e su ogni cassa squarterò gli affanni.
Passa gli anni accanto a me che invecchieremo insieme
come pelle sul mio corpo o sangue nelle vene.
Crepe sopra il foglio ma so reinventarmi
spogliarmi dei miei panni per mostrarti i tagli, nudo senza vergognarmi
giuro non so fra chi collocarti:
non so se stai fra le armature oppure fra le armi, fra le cure o i tagli.
Scure notti proverò a sdraiarmi, tu ad accarezzarmi
con le rughe e i calli di chi ha in mano gli anni
noi due stanchi dentro un mondo di ologrammi avremo ancora i sogni
coi miei figli a sbeffeggiarmi che starò sui fogli.
Forse non sapranno quanto hai fatto per me
forse non c'avranno l'arte, avranno i numeri e se
così sarà io avrò fallito e sarò morto per te
come un soldato in una guerra di parole e di idee.
Vieni e aiutami baby non ci sto più con la testa
ho scritto versi su versi, c'ho messo l'anima a bestia
la notte più arida è questa: abbandonati al caos.
Nello scorrere lento Dio guarda triste e fa "ciao"
il tempo batte e fa "Blawn". sapessi scrivere merda
tu avresti in alto le mani quanto più in basso la testa
io avrei il mio salto domani e la morte delle mie gesta.
Cuore ogni notte mi chiami per fare a gara a chi resta?
Sogno un testa a testa con Dio, piani che non svelo
faccio un testa coda con l'io, mami non cedo!
Lo tsunami che aspetto, e il cambiamento del gioco
non parte certo dalle onde, parte da un terremoto.
Io ho fatto a botte col vuoto il più delle volte.
M'ha dato botte su botte il più delle volte.
E ho visto gli occhi all'hip hop in giornate storte
m'ha detto che ringraziarla è imparare ad essere forte.
Due sentimenti eterni in perenne lotta, la ricerca dell'ordine e il fascino del caos: dentro questa lotta abita l'uomo, e ci siamo noi, tutti, ordine e disordine.
Cerchiamo regole, forme, canoni, ma non cogliamo mai il reale funzionamento del mondo, è per gli uomini un eterno mistero...
L'incapacità di risolvere questo mistero ci terrorizza, ci costringe a oscillare tra la ricerca di un'armonia impossibile e l'abbandono al caos..."
Curami coi sogni che hai saputo darmi, toglimi dai drammi
dammi solo quanto basta e su ogni cassa squarterò gli affanni.
Passa gli anni accanto a me che invecchieremo insieme
come pelle sul mio corpo o sangue nelle vene.
Crepe sopra il foglio ma so reinventarmi
spogliarmi dei miei panni per mostrarti i tagli, nudo senza vergognarmi
giuro non so fra chi collocarti:
non so se stai fra le armature oppure fra le armi, fra le cure o i tagli.
Scure notti proverò a sdraiarmi, tu ad accarezzarmi
con le rughe e i calli di chi ha in mano gli anni
noi due stanchi dentro un mondo di ologrammi avremo ancora i sogni
coi miei figli a sbeffeggiarmi che starò sui fogli.
Forse non sapranno quanto hai fatto per me
forse non c'avranno l'arte, avranno i numeri e se
così sarà io avrò fallito e sarò morto per te
come un soldato in una guerra di parole e di idee.
Vieni e aiutami baby non ci sto più con la testa
ho scritto versi su versi, c'ho messo l'anima a bestia
la notte più arida è questa: abbandonati al caos.
Nello scorrere lento Dio guarda triste e fa "ciao"
il tempo batte e fa "Blawn". sapessi scrivere merda
tu avresti in alto le mani quanto più in basso la testa
io avrei il mio salto domani e la morte delle mie gesta.
Cuore ogni notte mi chiami per fare a gara a chi resta?
Sogno un testa a testa con Dio, piani che non svelo
faccio un testa coda con l'io, mami non cedo!
Lo tsunami che aspetto, e il cambiamento del gioco
non parte certo dalle onde, parte da un terremoto.
Io ho fatto a botte col vuoto il più delle volte.
M'ha dato botte su botte il più delle volte.
E ho visto gli occhi all'hip hop in giornate storte
m'ha detto che ringraziarla è imparare ad essere forte.
Credits
Writer(s): Luca Ferrazzi, Davide Casolino
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