Con me
Io molto, troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo, perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
Perché molto, troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo, perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
Se tiro uno schiaffo io mi autodistruggo
Perché ho il mio mondo in mano
Se sono giusto lo sarò ma perché in modo innato
Non toccarmi il capo, frà, faccio a meno del cappio
D'oro placcato, devi pagarmi il dazio
Impara a contare le cose a cui tieni
Impara a tornare ma sopra i tuoi piedi
In casa a suonare per ora da ieri
Taglia col mare a colmare i rilievi
In tana, letargo, gincana nel tratto di strada
Che stacco da portarmi appresso
In campana, mi racco, mi chiama, riscatto
Tu fammi il ritratto così non mi perdo
Ricordati da dove vieni, sempre
Mentre scordati da dove viene il vento
Che trasporta tutto quanto
È il tempo quello che stavo aspettando
È il tempo quello che ti cambia giorno dopo giorno, aspetto
Quello che si cambia giorno dopo giorno, aspetta
Io non accetto che il tempo mi cambi
Se mi taglia gli arti e poi ciba le belve e svengo perché
Io molto, troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo, perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
Perché molto troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo, perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
Nel tunnel droga guarda quanta coda
Guarda quante cose, frà, ti stai perdendo
Se m'ascolti un'ora cambierà qualcosa
Se m'ascolti sempre cambierai da dentro
No, che non ti sento, ma vai, tanto osservo
Ma dall'alto intendo, fai che sto cadendo
Fra', ho raschiato il fondo, sto cambiando il mondo
Per te non c'è verso, sembra stia impazzendo
Luce orientami su e giù
Fumo lento dalla mia kush
È il mio tempio e non ci sta nessuno
È il mio tempo e questo è già sicuro
Fin da quando giocavo al campetto
Che tornavo ancora a casa presto
Che nella casa esisteva un letto
Ora la casa è il rumore del vento
No, no, non tutto ciò che provi è reale
A meno che non vivi al castello
Ma sono classe popolare
E il mio sentiero lo traccio con un pastello (pastello)
Io molto, troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo, perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
Perché molto, troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo, perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
E lo divido con te, lo divido con te
E lo divido con te, lo divido con
Non so dove abitavo, perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
Perché molto, troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo, perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
Se tiro uno schiaffo io mi autodistruggo
Perché ho il mio mondo in mano
Se sono giusto lo sarò ma perché in modo innato
Non toccarmi il capo, frà, faccio a meno del cappio
D'oro placcato, devi pagarmi il dazio
Impara a contare le cose a cui tieni
Impara a tornare ma sopra i tuoi piedi
In casa a suonare per ora da ieri
Taglia col mare a colmare i rilievi
In tana, letargo, gincana nel tratto di strada
Che stacco da portarmi appresso
In campana, mi racco, mi chiama, riscatto
Tu fammi il ritratto così non mi perdo
Ricordati da dove vieni, sempre
Mentre scordati da dove viene il vento
Che trasporta tutto quanto
È il tempo quello che stavo aspettando
È il tempo quello che ti cambia giorno dopo giorno, aspetto
Quello che si cambia giorno dopo giorno, aspetta
Io non accetto che il tempo mi cambi
Se mi taglia gli arti e poi ciba le belve e svengo perché
Io molto, troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo, perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
Perché molto troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo, perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
Nel tunnel droga guarda quanta coda
Guarda quante cose, frà, ti stai perdendo
Se m'ascolti un'ora cambierà qualcosa
Se m'ascolti sempre cambierai da dentro
No, che non ti sento, ma vai, tanto osservo
Ma dall'alto intendo, fai che sto cadendo
Fra', ho raschiato il fondo, sto cambiando il mondo
Per te non c'è verso, sembra stia impazzendo
Luce orientami su e giù
Fumo lento dalla mia kush
È il mio tempio e non ci sta nessuno
È il mio tempo e questo è già sicuro
Fin da quando giocavo al campetto
Che tornavo ancora a casa presto
Che nella casa esisteva un letto
Ora la casa è il rumore del vento
No, no, non tutto ciò che provi è reale
A meno che non vivi al castello
Ma sono classe popolare
E il mio sentiero lo traccio con un pastello (pastello)
Io molto, troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo, perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
Perché molto, troppo spesso non so come mi chiamo
Non so dove abitavo, perché stavo con me
Un po' lo stesso, è un po' diverso, devo metterti in chiaro
Tengo il mio mondo in mano e lo divido con te
E lo divido con te, lo divido con te
E lo divido con te, lo divido con
Credits
Writer(s): Pablo Miguel Lombroni Capalbo, Diego Germini
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