Il nero denso dentro gli uragani

E ti aspetto nei luoghi remoti dell'essere umano migliore
Nell'idea dell'amore che io conservo per te
Tra le piaghe profonde di questo deserto
Che un tempo ho creduto anche casa mia

Animali selvaggi noi
Relegati alla gabbia dal mondo a botte
Della bestia è l'istinto e l'istinto appartiene
Alla terra, alle acque, alla verità

Costruiamo i nostri limiti
giorno dopo giorno
Diventiamo i nostri limiti

Dove serve il coraggio di prendersi gli occhi e guardarsi invecchiare
Dove pesano viscere e cuore, dove apprendere un senso al dolore
Dove il tempo ripete i suoi cicli
E il mistero infittisce le trame dell'essere

Mi sapresti trovare tu?
Nuoteresti in un mare così profondo?
Come stringono i corpi nei quali viviamo
Dai quali vorremmo fuggire via

Ora siamo il cielo intero, siamo il nero denso dentro gli uragani
Siamo l'Africa, la sabbia violentata dagli oceani
Siamo le parole vinte da una forza sconosciuta all'imbrunire
Rievocate inesorabilmente dalla luce incerta delle sei

Fuori gli alberi profumano
È di nuovo giorno



Credits
Writer(s): Andrea Comandini
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