Il destino è un pianoforte

Parlava molto lentamente
Con un pizzico di vanità
Giurava come fosse niente
Come tanto tempo fa
"Io canterò per te
Finché vivrò"

Il bar sembrava una caserma
Un circo, la vetrina di un bazar
Risposi in quella confusione
Imbevuta d'alcol e caffè
"Io suonerò per te
Ma come farò?"

Se il caso porta da altre parti ed in altre città
Se il destino è un pianoforte che improvvisa come fosse jazz
Dentro il vecchio disco rotto della vita
Che s'incanta ma per sempre suonerà
Senza di noi

Intanto fuori diluviava
La serata ci sembrava un film
Perfino con gli spettatori
A bere fatalmente lì
"Io resterò con te
Ci riuscirò"

Ma al terzo o al quarto aperitivo
Il dialogo si congelò
Come il vetro del bicchiere
Quando il ghiaccio cade nel Pernod
Lei non cantò per me
E se ne andò

Se il caso porta da altre parti ed in altre città
Se il destino è un pianoforte che improvvisa come fosse jazz
Dentro il vecchio disco rotto della vita
Che s'incanta ma per sempre incanterà
Senza di noi

O forse siamo noi il destino che separa città
Siamo noi quel pianoforte nero che improvvisa come fosse jazz
Dentro il vecchio disco rotto della vita
Che s'incanta e che c'incanta e incanterà
Siamo noi



Credits
Writer(s): Francesco Bianconi, Giuseppe Rinaldi, Andrea Tarquini
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