Straniero

Tu che partisti una mattina
Nelle tasche la paura
Un indirizzo e poi
La nave per la verità
Chiuso dentro il tuo paltò
Un bacio per Angelica

Tu che lasciavi tutto quello
Credendo che fosse solo un sogno
E una lacrima sul viso di chi ti ha amato tanto

Con la valigia di cartone
Come tanti altri pieno di illusione
E la speranza che poi si ritornerà

Tu che partisti con il vento
Tu che quasi morivi dentro
Tu che non hai dato mai una sola lacrima
Vedendo scomparire le mani che salutavano

Tu che tanto hai faticato
Poche notti hai risposato
E ogni giorno poi sognavi di tornare
Mentre lentamente si appassiva il fiore

Tu che sognavi di tornare
Tu che sognavi di comprare
Una bella villa con piscina
L'ultimo Mercedes-Benz
Ed un vestito su misura
Angelica probabilmente che aspettava

Tu che partisti con il vento
Tu che quasi morivi dentro
Tu che non hai dato mai una sola lacrima
Vedendo scomparire le mani che salutavano

Straniero
Tutta la vita come uno straniero
Con quell'accento proprio da straniero
E quel giorno tanto desiderato
Finalmente arrivò
Tornasti senza previo avviso
Alla tua terra amata
Con le mani denunciandoti la vita

Tua madre che vedeva appena
In una mattinata aliena
Nessuno poi ti riconobbe a prima vista.
Bambini che gridavano e lo chiamavano
Straniero

E ti domandasti allora "Ma qual è la mia patria?"
Uno straniero, no, non avrà mai una patria
E tu che partisti con il vento
Adesso sì morendo dentro
Piangendo tutto quello che non hai mai pianto
Vedendo scomparire ciò che amavi tanto

Straniero
Tutta la vita come uno straniero
Con quell'accento proprio da straniero
Tutta la vita tu sarai straniero
Con quell'accento proprio da straniero



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