1928

1928
Testo: Simone Tomassini
Musica: Simone Tomassini

"Carta penna e calamaio
tutti vestiti uguali
gli zoccoli per la settimana
e la domenica a piedi scalzi

Le fotografie sbiadite e ingiallite
ancora prima di essere scattate
e le persone che sono già vecchie a quarant'anni

E' finita la guerra è passato il fascismo
e adesso siamo tutti liberi
ma liberi non si è mai
se non si impara a volare con l'anima

Un sogno da grande non ce l'ho
perché ho vent'anni e sono già un adulto
spengo sigarette di sogni
e col cemento mi guadagno il prosciutto

Sono nato nel 1928
mi chiamo Felice di nome e di fatto
mangio sardine
voglio una una casa e una famiglia
e alle 5: 00 mi suona la sveglia

Stazione Centrale di Milano
io e i miei fratelli ci siamo
in fondo da Caravaggio è uno "sputo"
con la bicicletta, ogni mattina

Anni 60 primi vagiti
di un cambiamento che non mi appartiene
e la vita sembra così leggera
che se la soffi vola via
come la polvere

Forse ci siamo comincia la discesa
ho fatto dodici al Totocalcio
ho comprato un televisore e un frigorifero
grande ma vuoto

Sono nato nel 1928
mi chiamo Felice di nome e di fatto
mangio sardine
voglio una una casa e una famiglia

Sono nato nel 1928
mi chiamo Felice di nome e di fatto
e suono l'armonica
anche quando non è Domenica

Sono nato nel 1928
mi chiamo Felice di nome e di fatto
e suono l'armonica
anche quando non è Domenica"

...Ciao Nonno!!!



Credits
Writer(s): Simone Tomassini
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