Come me
Bene e male sopra e sotto come
Bene e male stanno sopra e sotto come
Dentro e fuori dal mio corpo come
Così in cielo, così dentro il piatto, così dentro il nome
Questo sole è piatto, quasi vedo il mondo che si muove
Dio platonico, laconico
Sapone sulle dita con cui aiuto il vomito ad uscire fuori
Richiedo pace, ma voi state zitti, Shigenori
Sono la risposta mentre stai soffrendo, sì che muori
Le mie benedizioni hanno la consistenza di quei seni
Che vorresti nelle mani per sempre
Ma ormai la convivenza coi poteri del niente
Mi ha portato a riconoscermi o tra i veri o perdente
O tra i veri o perdente
Vedo solo verde, prego solo me
Dimetto Dio, le metto sette veli al ventre Salomè
Balla mentre Shaytan taglia l'alba col farfalla
E questa notte se ne va lasciando a galla solamente te
Ti riconoscono dai denti, se li batti o mordi
Vuoi comprarci, sbagli e non ti penti, siete matti o orbi?
Ricordo lei: mi disse "T'amo" e la mia mente rise
Metto un porno e sogno un attentato sopra Matt & Bise
Ridere o morire? Piango in apatia da weeda e lite
Con la mia matita che non scrive
Ho finito la mina, ma non le mine
La stima, ma non le stime
Staccami la spina, non le spine
Che potrei credere di essere quello che ho
Sarei il riflesso del riflesso di quello che vedo
Ma sono abituato ad essere quello che do
Che troppo spesso non è un mezzo di quanto ricevo
Non siete come voi, voi siete come me
Non siete come voi, voi siete come me
Ho le mani nei polmoni, li graffio
Col sangue che sputo ci scrivo canzoni epitaffio
Gocciolo rosso dal baffo
Nel petto un nocciolo nero, butto giù un goccio l'annaffio
Ora che l'odio è più vero e godo sul corpo di Saffo
Mamma, guarda la mia via di uscita chiudersi
Piangi perché mi hai insegnato che la vita è illudersi
Oggi è lunedì, dammi il cielo blu,mercì
Se sono strano? Beh, non ti rispondo no e neppure sì
Abbiamo compromesso le forme per non vederci
Compro il sesto pacchetto di morte, lerci
Perché sporchi non puoi contenerci
Impariamo a porci, a possedervi
Per dissarmi dovete fare una posse-vermia
La musica italiana è un banco pesci, a Milano sì sa è più buono
No, non sei Bonobo, fra' mi hanno detto che sei già prono
Un'unica speranza intagliata dentro un Lenovo
So che ho il cielo in una stanza e lo spirito dentro un monotron
Solomon, a rogo don
Mentre aspetto il pogo con
Quattro miei fratelli pazzi in una Simca
Zigomi coi tagli tipo Inca
Aspetto che il colletto mi si tinga, missi
Tu ti perdi mica fissi
Perché mi capisci, eternamente, Nilla Pizzi
E quando mi guaisci va dal corpo alla mente, guarisci tutto
Vivo solennemente
Stai fottendo con un santo a Boondock
Che potrei credere di essere quello che ho
Sarei il riflesso del riflesso di quello che vedo
Ma sono abituato ad essere quello che do
Che troppo spesso non è un mezzo di quanto ricevo
Non siete come voi, voi siete come me
Non siete come voi, voi siete come me
Bene e male stanno sopra e sotto come
Dentro e fuori dal mio corpo come
Così in cielo, così dentro il piatto, così dentro il nome
Questo sole è piatto, quasi vedo il mondo che si muove
Dio platonico, laconico
Sapone sulle dita con cui aiuto il vomito ad uscire fuori
Richiedo pace, ma voi state zitti, Shigenori
Sono la risposta mentre stai soffrendo, sì che muori
Le mie benedizioni hanno la consistenza di quei seni
Che vorresti nelle mani per sempre
Ma ormai la convivenza coi poteri del niente
Mi ha portato a riconoscermi o tra i veri o perdente
O tra i veri o perdente
Vedo solo verde, prego solo me
Dimetto Dio, le metto sette veli al ventre Salomè
Balla mentre Shaytan taglia l'alba col farfalla
E questa notte se ne va lasciando a galla solamente te
Ti riconoscono dai denti, se li batti o mordi
Vuoi comprarci, sbagli e non ti penti, siete matti o orbi?
Ricordo lei: mi disse "T'amo" e la mia mente rise
Metto un porno e sogno un attentato sopra Matt & Bise
Ridere o morire? Piango in apatia da weeda e lite
Con la mia matita che non scrive
Ho finito la mina, ma non le mine
La stima, ma non le stime
Staccami la spina, non le spine
Che potrei credere di essere quello che ho
Sarei il riflesso del riflesso di quello che vedo
Ma sono abituato ad essere quello che do
Che troppo spesso non è un mezzo di quanto ricevo
Non siete come voi, voi siete come me
Non siete come voi, voi siete come me
Ho le mani nei polmoni, li graffio
Col sangue che sputo ci scrivo canzoni epitaffio
Gocciolo rosso dal baffo
Nel petto un nocciolo nero, butto giù un goccio l'annaffio
Ora che l'odio è più vero e godo sul corpo di Saffo
Mamma, guarda la mia via di uscita chiudersi
Piangi perché mi hai insegnato che la vita è illudersi
Oggi è lunedì, dammi il cielo blu,mercì
Se sono strano? Beh, non ti rispondo no e neppure sì
Abbiamo compromesso le forme per non vederci
Compro il sesto pacchetto di morte, lerci
Perché sporchi non puoi contenerci
Impariamo a porci, a possedervi
Per dissarmi dovete fare una posse-vermia
La musica italiana è un banco pesci, a Milano sì sa è più buono
No, non sei Bonobo, fra' mi hanno detto che sei già prono
Un'unica speranza intagliata dentro un Lenovo
So che ho il cielo in una stanza e lo spirito dentro un monotron
Solomon, a rogo don
Mentre aspetto il pogo con
Quattro miei fratelli pazzi in una Simca
Zigomi coi tagli tipo Inca
Aspetto che il colletto mi si tinga, missi
Tu ti perdi mica fissi
Perché mi capisci, eternamente, Nilla Pizzi
E quando mi guaisci va dal corpo alla mente, guarisci tutto
Vivo solennemente
Stai fottendo con un santo a Boondock
Che potrei credere di essere quello che ho
Sarei il riflesso del riflesso di quello che vedo
Ma sono abituato ad essere quello che do
Che troppo spesso non è un mezzo di quanto ricevo
Non siete come voi, voi siete come me
Non siete come voi, voi siete come me
Credits
Writer(s): Paolo Saraceni, Andrea Molteni
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