Aria

Ti ricordo a piedi scalzi
sul parquet di casa tua
le scarpe sugli scaffali alti
per difenderle dai cani.
Ti ho viziata come i nonni
come i padri sotto i sessant'anni
come le mamme, che provano a salvarti
come le mamme, che provano a salvarti.

Ci sentiamo dopo pranzo
dopo i fantasmi delle quattro
dopo ogni tuo momento
appena dopo l'arrivo dell'inverno.
Le mie mani piacevano al tuo corpo
le tue smorfie sfidano l'incanto
e poi del resto, io non penso ad altro
e poi del resto, io non penso ad altro.

In amore trionfa chi aggira la sconfitta
ma se almeno fossi brutta, se almeno fossi brutta.
Le pause sigaretta,
tra una sigaretta e l'altra,
la tua verità, una bugia contraffatta
ma se almeno fossi brutta, se almeno fossi brutta
ma se almeno fossi brutta, se almeno fossi brutta.

Le nostre cene fuori orario
fuori luogo fuori spazio
i menu vegetariani
ed i nostri massacri umani.
I libri letti in riva al mare
i pescatori tra l'alba e l'ombrellone
ed i gabbiani, che imparano a volare
ed i gabbiani, che imparano a volare.

Ricordo i baci congelati
ad est dei nostri sbagli
l'eco dei fuochi d'artificio
come bestemmie di angeli nel cielo.
Le tue assenze programmate
le maschere a gas già pronte
erano troppo corti, i nostri per sempre
erano troppo corti, i nostri per sempre.

In amore trionfa chi aggira la sconfitta
ma se almeno fossi brutta, se almeno fossi brutta.
Le pause sigaretta,
tra una sigaretta e l'altra,
la tua verità, una bugia contraffatta
ma se almeno fossi brutta, se almeno fossi brutta
ma se almeno fossi brutta, se almeno fossi brutta.



Credits
Writer(s): Francesco Gazzara
Lyrics powered by www.musixmatch.com

Link