La ferita
Com'è facile buttare via
Tu con l'accanimento, io con la mia ironia
Com'è semplice dimenticare, rottamare
Un delete tenuto per smemorizzare
Com'è facile buttare via
Tu con l'ostinazione, io che cerco la poesia
Lasciar cadere polvere finché diventa coltre
E non sentire più, passando sempre oltre
Tu con me hai riso e pianto
Smarrito ogni pudore, hai perso e vinto
Tu conosci bene la mia voglia di donare
Farlo solo per istinto
Quanto male fa questa ferita
La tua lama nella schiena
Affonda bene, ormai che ti conviene
Ce n'è di storia, sai, di questa scena
Io ti affronto, porgo l'altra guancia
Pesa bene le parole
Mettile sulla bilancia
Che misura più non ha, se non trova in me la verità...
Com'è facile buttare via
Differenziare, ma comunque eliminare
Scorie tossiche tra testa e cuore
Farlo con velocità, che non resti un atomo d'amore
Tu, nutrito dal mio piatto
Certo partecipe, ma anche troppo distratto
Tu conosci bene le dure regole del gioco
Il mio aspettare, sempre accontentandomi di poco
Quanto male fa questa ferita
Il tuo startene di schiena
Continua bene, ormai che ti conviene
Non c'è niente, sai, che ti frena
Il mio vivere è così di pancia
E non servono parole
Tieni queste come mancia
Se un senso più non ha darti tutto della mia onestà...
Tu con l'accanimento, io con la mia ironia
Com'è semplice dimenticare, rottamare
Un delete tenuto per smemorizzare
Com'è facile buttare via
Tu con l'ostinazione, io che cerco la poesia
Lasciar cadere polvere finché diventa coltre
E non sentire più, passando sempre oltre
Tu con me hai riso e pianto
Smarrito ogni pudore, hai perso e vinto
Tu conosci bene la mia voglia di donare
Farlo solo per istinto
Quanto male fa questa ferita
La tua lama nella schiena
Affonda bene, ormai che ti conviene
Ce n'è di storia, sai, di questa scena
Io ti affronto, porgo l'altra guancia
Pesa bene le parole
Mettile sulla bilancia
Che misura più non ha, se non trova in me la verità...
Com'è facile buttare via
Differenziare, ma comunque eliminare
Scorie tossiche tra testa e cuore
Farlo con velocità, che non resti un atomo d'amore
Tu, nutrito dal mio piatto
Certo partecipe, ma anche troppo distratto
Tu conosci bene le dure regole del gioco
Il mio aspettare, sempre accontentandomi di poco
Quanto male fa questa ferita
Il tuo startene di schiena
Continua bene, ormai che ti conviene
Non c'è niente, sai, che ti frena
Il mio vivere è così di pancia
E non servono parole
Tieni queste come mancia
Se un senso più non ha darti tutto della mia onestà...
Credits
Writer(s): Mariella Nava
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