La canzone del padre - Live con i new trolls

"Vuoi davvero lasciare ai tuoi occhi
Solo i sogni che non fanno svegliare?"
"Si, Vostro Onore, ma li voglio più grandi"
"C'è lì un posto, lo ha lasciato tuo padre"

"Non dovrai che restare sul ponte
E guardare le altre navi passare
Le più piccole dirigile al fiume
Le più grandi sanno già dove andare"

Così son diventato mio padre
Ucciso in un sogno precedente
Il tribunale mi ha dato fiducia
Assoluzione e delitto, lo stesso movente

E ora Berto, figlio della lavandaia
Compagno di scuola, preferisce imparare
A contare sulle antenne dei grilli
Non usa mai bolle di sapone per giocare

Seppelliva sua madre in un cimitero di lavatrici
Avvolta in un lenzuolo, quasi come gli eroi
Si fermò un attimo per suggerire a dio
Di continuare a farsi i cazzi suoi

E scappò via con la paura di arrugginire
Il giornale di ieri lo dà morto arrugginito
I becchini ne raccolgono spesso
Tra la gente che si lascia piovere addosso

Ho investito il denaro e gli affetti
Banca e famiglia, danno rendite sicure
Con mia moglie, si discute l'amore
Ci sono distanze, non ci sono paure

Ma ogni notte lei mi si arrende più tardi
Vengono uomini, ce n'è uno più magro
Ha una valigia e due passaporti
Lei ha gli occhi di una donna che pago

Commissario, io ti pago per questo
Lei ha gli occhi di una donna che è mia
L'uomo magro ha le mani occupate
Una valigia di ciondoli, un foglio di via

Non ha più la faccia del suo primo hashish
E' il mio ultimo figlio, il meno voluto
Ha pochi stracci dove inciampare
Non gli frega d'alzarsi, neppure quando è caduto

E i miei alibi prendono fuoco
Il Guttuso ancora da autenticare
Adesso le fiamme mi avvolgono il letto
Questi i sogni che non fanno svegliare

Vostro Onore, sei un figlio di troia
Mi sveglio ancora e mi sveglio sudato
Ora aspettami fuori del sogno
Ci vedremo davvero, io ricomincio da capo



Credits
Writer(s): Nicola Piovani, Fabrizio De Andre, Giuseppe Bentivoglio
Lyrics powered by www.musixmatch.com

Link