il contadino
Un naso spuntò da un grappolo di vite
Si mosse deciso nel tranquillo mattino
Scappò però, mai chiese al suo piede
Il conto dei calli in corrente listino
Odore forte di terra bagnata
L'occhio sì fermo a prender la mira
Delle due gocce ne bagnò una il naso
A confondere il caso all'ingenuo ragazzo
Tante rughe e poca paga
Si chinò una volta ancora
E con grande mestiere
Dribblò il piacere
Elegante fino a sera
Irridente del destino
Mangiò le pere col formaggio
Senza sentirsi un saggio però
Quando grandinò sulle sue spalle curve
Un brivido gli corrugò la fronte
Ruvida all'abbraccio del bambino
Che pianse ma gli restò vicino
Le braccia di un tenero amante
Che aveva scelto, ma una volta sola
Presero in spalla il bambino
E vide la terra ancora più vicino
La mano strinse e la voce d'incanto
Sgorgò d'improvviso da un tenero solco
Percorso lungo il viso da un gran rosso naso
Si volse al ragazzo per chiedergli una mano
Tante rughe e poca paga
Si chinò una volta ancora
E con grande mestiere
Dribblò il piacere
Elegante fino a sera
Irridente del destino
Mangiò le pere col formaggio
Senza sentirsi un saggio però
Quando grandinò sulle sue spalle curve
Un brivido gli corrugò la fronte
Ruvida all'abbraccio del bambino
Che pianse ma gli restò vicino
Le braccia di un tenero amante
Che aveva scelto, ma una volta sola
Si strinsero intorno al bambino
E si sentì la terra ancora più vicino
Si mosse deciso nel tranquillo mattino
Scappò però, mai chiese al suo piede
Il conto dei calli in corrente listino
Odore forte di terra bagnata
L'occhio sì fermo a prender la mira
Delle due gocce ne bagnò una il naso
A confondere il caso all'ingenuo ragazzo
Tante rughe e poca paga
Si chinò una volta ancora
E con grande mestiere
Dribblò il piacere
Elegante fino a sera
Irridente del destino
Mangiò le pere col formaggio
Senza sentirsi un saggio però
Quando grandinò sulle sue spalle curve
Un brivido gli corrugò la fronte
Ruvida all'abbraccio del bambino
Che pianse ma gli restò vicino
Le braccia di un tenero amante
Che aveva scelto, ma una volta sola
Presero in spalla il bambino
E vide la terra ancora più vicino
La mano strinse e la voce d'incanto
Sgorgò d'improvviso da un tenero solco
Percorso lungo il viso da un gran rosso naso
Si volse al ragazzo per chiedergli una mano
Tante rughe e poca paga
Si chinò una volta ancora
E con grande mestiere
Dribblò il piacere
Elegante fino a sera
Irridente del destino
Mangiò le pere col formaggio
Senza sentirsi un saggio però
Quando grandinò sulle sue spalle curve
Un brivido gli corrugò la fronte
Ruvida all'abbraccio del bambino
Che pianse ma gli restò vicino
Le braccia di un tenero amante
Che aveva scelto, ma una volta sola
Si strinsero intorno al bambino
E si sentì la terra ancora più vicino
Credits
Writer(s): Vincenzo De Franco
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