La porta sul retro

La vita è un film, entro al cinema col mitra
Mentre proiettano la prima, Blue Virus bloccherà ogni uscita
Proiettili che sfrecciano, lascio corpi di schiena
Colpi su colpi su colpi di scena, non è finita
Molto interessante questa trama
Per il gran finale poi daremo fuoco a tutto il multisala
Mangiando dei popcorn, ridendo, colando bava
Ho fatto lo sgambetto a una bimba, mentre scappava
Scusa, devo andare, ho un impegno, non posso fare tardi
Antonio mi ha invitato a casa sua, c'è un pigiama party
Siamo io, lui, Giulio Golia, Irene Grandi
Mettendoci lo smalto, parlando dei nostri sogni infranti
Bene, ragazze, allora vi dirò la verità
Io non volevo fare il rapper, non mi piace il rap
Avrei voluto fare l'astronauta
Per andare in alto nello spazio e poi cagare sull'umanità
Ho fatto un sogno, l'altra notte
Ero nella savana e venivo stuprato da un rinoceronte
Nove mesi dopo partorivo dal culo un coniglio
Con una cicatrice a forma di croce sulla fronte
Il figlio del diavolo, 'sto inferno è casa mia
Cresciuto nell'apatia, aspettando che vada via
Oh, che sbadato, non mi sono ancora presentato
Ciao, mi chiamo Giorgio, sono del Cancro, come la malattia
Giro e rigiro col grinder
Tiro, poi aspiro, io faccio una strage di erba
Nella mia testa c'è solo la guerra
Odio quelle vostre facce di merda
Liricamente parlando con me non hai scampo
Ti lascio disteso per terra
Come quell'Audi che sfreccia nel buio
Che passa col rosso ma non si ferma
Tossisco sangue sulla traccia
Anaffettivo, quando scrivo il flow ti ghiaccia
Sinceramente io spero che non ti piaccia
Parlo di morte e di odio, però tua figlia mi abbraccia

Così le spacco una bottiglia in faccia
Poi le rubo gli spiccioli, stronza, grazie per la mancia
Detesto tutte quante le tue foto fatte in spiaggia
Le commento con a fianco una ragazza ubriaca marcia
Che mi tocca il cazzo, io non voglio e le apro la pancia
Seziono il suo cuore e dico "Fatto", Giovanni Muciaccia
La vita è una prigione, portami un'arancia
Dopo osserva attentamente il mio corpo mentre si accascia
Capita che tutto peggiori
Generalmente ascolti una canzone mia e dopo muori
Noi siamo nati per restare soli, un po' schiavi delle stagioni
Innamorati del successo e odiamo i riflettori
Party hard assieme a Nadia Toffa e un'altra stronza
È così gobba che se le colpisco la schiena rimane zoppa
Nelle interviste sembro Alberto Tomba
Penso a mettere il cazzo dentro la neve più profonda
Tu assomigli un sacco a Moira Orfei
Dopo un'autopsia fatta negli States
Con presente persino Bill Gates
Mi chiedi "Stai bene?", rispondo "Io non direi"
Forza, andiamo, mates, combatto i demoni dal 2006
Non sai quanto detesti fare le date
Per questo le comunico sempre sbagliate
Dire "Su le mani" è la cosa più triste del mondo
Ci penso alle Canarie mentre tengo le mie palle a mollo
Cavalco uno squalo bianco e ci surfo fino a uno scoglio
Poi sparo alla gamba buona di un quindicenne già monco
Che ha la madre prostituta ed il padre da poco morto
È colpa sua se aveva quella cazzo di gamba da stronzo
Sandro e Giorgio, Duo Malocchio
Baby, occhio, per me ridi troppo
Compro una lenza solo per legartela al volto
E poi trascinarti per le tue cazzo di gengive fino a Toronto
Ridi adesso, forza, ridi, ridi
Scrivo "Fanculo" usando gli antidepressivi
Mentre Andrea Alongi prova a vendermi dei coltellini
Che mi compro ad occhi chiusi, mi fido dei buoni amici
Io e Mostro andiamo a una festa, ci porta Pietro
Nell'androne trovo una morta ad un metro
Perde del sangue che intanto sporca il tappeto
Basta uno sguardo e dopo la porta sul retro

Non lo trovo più
Edgar! Sì?
Edgar! Dimmi
Hai nascosto il mio Borotalco un'altra volta, Edgar?
No, non lo trovo
Dov'è il mio Borotalco, Edgar?
Non lo so
Edgar! Non urlare
Edgar! Dov'è il mio Borotalco?



Credits
Writer(s): Antonio Corda, Giuseppe Diana, Giorgio Ferrario
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