7 vizi Capitale

Nord, Sud, Ovest, Est
Roma è così grande che di notte ti prende
Ti inghiotte, fotte la mente
Un gigante che tu culla tra le urla che non sente
Ti compra, ti vende, ti innalza, ti stende
Ti usa se serve, ti premia, ti perde
Chi parte, chi scende, chi bleffa
Scala fredda come all'artico Sahara
Dentro alle coperte tue, questa notte che te non ci sei
Nuda come a Roma ed è così che ti vorrei
Che dal mare ripercorre il cielo come l'acqua e il fiume
Che paure non ne hai avute mai
Donne come lei che mi lega le sue corde tese
Che divide l'aria con candele accese
Nere come il Sanpietrino, bianchi come il marmo
Come gocce di rugiada che riflettono il mio sguardo

Roma cruda, Roma cruda
Roma cruda

Nuda come la bellezza, grande come Roma
Santa e dissoluta Roma ama e non perdona
Roma ti divora come un barracuda
Roma nuda, nuda, nuda

Nuda come la bellezza, grande come Roma
Santa e dissoluta Roma ama e non perdona
Roma ti divora come un barracuda
Roma nuda, nuda, nuda

Levante, ponente, maestrale, scirocco
Le rose, i venti, le spine un rintocco
Mi blocco, tramonto, palazzi fino al mare
Sette vizi capitale, sembra di affogare
Nel bianco e nero di un ricordo che non m'appartiene
In mezzo a canti di sirene, ferme come iene
Dove sete di vendetta veste sete su misura
Roma benedetta a volte Cristo a volte Giuda
Roma barbara e cultura, dna complesso
Roma è così che fa, seduce dall'ingresso
Triste come un tango, tra l'oro e il fango
Roma è un passo a due volteggiando sull'asfalto
Roma è un volto stanco, di Madonna con le lacrime
Gelosa, invadente, custode d'anime
Curiosa, indolente, infedele, preghiera
Roma mani infami dentro l'acquasantiera

Nuda come la bellezza, grande come Roma
Santa e dissoluta Roma ama e non perdona
Roma ti divora come un barracuda
Roma nuda, nuda, nuda

Nuda come la bellezza, grande come Roma
Santa e dissoluta Roma ama e non perdona
Roma ti divora come un barracuda
Roma nuda, nuda, nuda

Roma cruda, Roma cruda
Roma cruda

Roma cruda, Roma cruda
Roma cruda

Nuda come Roma, grande come la bellezza
Na madre premurosa, che te mena e t'accarezza
Lavoratore stanco, pezzo grosso, bandito
Vorresti esser tu stanotte er figlio preferito
Ma sei come a tutti l'altri, facce stanche alla fermata
Occhi bassi, mani in tasca, a ripensà alla tua giornata
Tutto ciò che c'hai, te lo sei dovuto sudare
Zero privilegi stile mafia capitale
Quelli che c'hai intorno, alla vita gli hanno dato un prezzo
Er compenso giornaliero per consumarse pezzo a pezzo
Poi alzi l'occhi vedi Roma
E chi vive davero sta città, ritrova il senso a tutto
E non se ne vo più annà
Non se ne vo più annà

Non se ne vo più annà



Credits
Writer(s): Massimo Filippini, Francesco Santalucia, Tommaso Zanello, Alessandro Pieravanti
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