Metempsicosi

Quando ero scoglio e tu onda
t'amavo già, t'amavo già
anche se a poco a poco,
per il tuo gioco
mi sgretolavo a ogni assalto,
morivo in te, morivo in te per te.

Quando fui stelo e tu rosa
t'amai di piú, molto di piú
La vita mia senza posa
strappavo alla zolla
per la tua lieve corolla
vivevo in te vivevo in te per te.

Ma il tempo distrusse lo scoglio, la rosa alla terra tornò
ma cosí forte t'amai, che ti ritrovai, che ti ritrovai

Tu eri regina e io ape
e da ogni calice in fiore
trassi il prezioso liquore
profumandolo d'amore,
ma la nostra stagione
primavera di polline passò
e il tempo quella pagina voltò

Quando rinacqui
errante trovatore
col mio canto per te ogni prova
vinsi
cosí che alla corte d'amore
d'una corona splendida ti cinsi

Ma il tempo voltava una pagina ancora
dopo la notte ritorna l'aurora.

Quando ero scoglio e tu onda,
quando fui stelo e tu rosa,
o errante trovatore,
alle corti d'amore
sempre tuo è il mio cuore
oltre l'eternità.



Credits
Writer(s): Gian Piero Reverberi, Giorgio Laneve
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