Lavoro
(feat. Jack The Smocker)
RIT:
E' da una vita che aspetto, di andare via
Credimi se ci rifletto, è una follia
Io cerco di dargli un senso, comunque sia
Ma più lavoro e più ho freddo, non è colpa mia! (x2)
Jack the Smoker:
Yeah, un disoccupato può andare a dormire tardi
Ma è disabituato a interagire con gli altri
Quando esco di casa l'aria è buona
È meglio senza cash che rinchiuso in un periodo di prova
Qua il tempo non perdona, il portafoglio è commosso
Forse è un vantaggio, così voglio bere e non posso
Non ho socialità fissa, ti cerchi un poco di tranquillità
Io penso non esista.
Di sera giro gonfio come chi si fa cretina
La mattina dopo in coda con l'auto in mezzo alla brina
E sono favole che puoi raccontare a tuo figlio
E il lavoro no, non mobilita al lavoro ed io mi umilio
Ogni collega è ostile e mi fa. pena
Non ascolto ciò che dicono, parlano di lavoro anche a .cena
E lo scenario qua non cambia, è vecchio riflesso
E' uguale come uno specchio davanti a uno specchio
RIT.
Prima avevo il vizio di lasciare, la sveglia a suonare (poi)
Di corsa a lavorare, scendi di fretta le scale
Chi è che può sopportare un giorno di vita normale
Qua non c'è nulla di speciale, ogni giornata è uguale
Non a caso ogni giorno vai dalla stessa parte
E le lancette corrono sullo stesso quadrante
Il tempo fugge e disincanta
Come lacrime che sciolgono il trucco di donne sopra i 40
Mia mamma canta i dischi della sua generazione
E di me non si vanta, io sono una delusione, già
E non può farlo se sto bene a fumare
Un giorno sto bene, uno male, manco conviene parlare
La mia mente è sempre stata mezza pazza
Avevo un sogno in più della gente di quella piazza
Ho fatto piangere me stesso a più di una ragazza
Sono fuggito spesso perché la routine mi ammazza.
RIT.
E' da una vita che aspetto, di andare via
Credimi se ci rifletto, è una follia
Io cerco di dargli un senso, comunque sia
Ma più lavoro e più ho freddo, non è colpa mia!
E' da una vita che aspetto, di andare via
Credimi se ci rifletto, è una follia
Io cerco di dargli un senso, comunque sia
Ma più lavoro e più ho freddo
RIT:
E' da una vita che aspetto, di andare via
Credimi se ci rifletto, è una follia
Io cerco di dargli un senso, comunque sia
Ma più lavoro e più ho freddo, non è colpa mia! (x2)
Jack the Smoker:
Yeah, un disoccupato può andare a dormire tardi
Ma è disabituato a interagire con gli altri
Quando esco di casa l'aria è buona
È meglio senza cash che rinchiuso in un periodo di prova
Qua il tempo non perdona, il portafoglio è commosso
Forse è un vantaggio, così voglio bere e non posso
Non ho socialità fissa, ti cerchi un poco di tranquillità
Io penso non esista.
Di sera giro gonfio come chi si fa cretina
La mattina dopo in coda con l'auto in mezzo alla brina
E sono favole che puoi raccontare a tuo figlio
E il lavoro no, non mobilita al lavoro ed io mi umilio
Ogni collega è ostile e mi fa. pena
Non ascolto ciò che dicono, parlano di lavoro anche a .cena
E lo scenario qua non cambia, è vecchio riflesso
E' uguale come uno specchio davanti a uno specchio
RIT.
Prima avevo il vizio di lasciare, la sveglia a suonare (poi)
Di corsa a lavorare, scendi di fretta le scale
Chi è che può sopportare un giorno di vita normale
Qua non c'è nulla di speciale, ogni giornata è uguale
Non a caso ogni giorno vai dalla stessa parte
E le lancette corrono sullo stesso quadrante
Il tempo fugge e disincanta
Come lacrime che sciolgono il trucco di donne sopra i 40
Mia mamma canta i dischi della sua generazione
E di me non si vanta, io sono una delusione, già
E non può farlo se sto bene a fumare
Un giorno sto bene, uno male, manco conviene parlare
La mia mente è sempre stata mezza pazza
Avevo un sogno in più della gente di quella piazza
Ho fatto piangere me stesso a più di una ragazza
Sono fuggito spesso perché la routine mi ammazza.
RIT.
E' da una vita che aspetto, di andare via
Credimi se ci rifletto, è una follia
Io cerco di dargli un senso, comunque sia
Ma più lavoro e più ho freddo, non è colpa mia!
E' da una vita che aspetto, di andare via
Credimi se ci rifletto, è una follia
Io cerco di dargli un senso, comunque sia
Ma più lavoro e più ho freddo
Credits
Writer(s): Gianmarco Marcello, Giacomo Giuseppe Romano
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