Pia de' tolomei

La guerra del Duegento
Divise regni città e castelli
Mentre viveva a Siena
Una fanciulla dagli occhi belli
Canta così un pastore sul colle
Avvolto nel suo mantello
E si diffonde intorno
La triste storia di Pia e di Nello
Di lui che andò alla guerra
Di lei che pianse alle sue parole
Tornerò da te
Una mattina con
Lo spuntar del sole
E così la Pia sentì
La campana di mezzodì
Dall'alto delle torri
Che s'innalzavano lì vicine
E pregava Dio perché
Nello lo sposo suo
Spariva dietro al verde
Delle colline.

Buona innocente e bella
Come una rosa del suo giardino
Non accettò la corte
Che le era fatta da un certo Ghino
Ma questo andò da Nello
Per vendicarsi di quel rifiuto
Disse: la Pia tradisce il tuo amore
Con uno sconosciuto
Nello, tornato a casa,
Bardò i cavalli con il suo stemma
La portò con sé
Verso il Castel di Pietra
Nella Maremma
E così la Pia sentì
La campana di mezzodì
Mentre guardava intorno
Pianure immense col cuore in pena
E pregava Dio perché
Lei non vedeva più
Case palazzi e Chiese
Della sua Siena

In quel castello grande
La Pia viveva tra grigie mura
Il sole del tramonto
L'abbandonava con la paura
Passava il tempo e un giorno nel bosco
Ghino ferito a morte
Disse di Pia tradita
E Nello pianse per la sua sorte
E per salvarla corse
Nella Maremma col cuore in gola
Ma la Pia morì
Senza conforto e affetto
Malata e sola
E la Pia più non sentì
La campana di mezzodì
E una preghiera triste
Volava al suono di quelle ore
Ma è lontano il gregge ormai
Non s'ode quasi più
Il canto solitario
Che fa il pastore.

La guerra del Duegento



Credits
Writer(s): Mauro Chechi
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