La stagione

I ragazzi a norma di vuoti e scheletri seduti sul davanzale
Ti salutano quando tornano a casa
Ed insieme di nascosto vanno a fumare
Hanno quaderni dove scrivono ogni giorno il loro vero nome
L'inchiostro tu non lo puoi vedere, ma puoi ascoltare la loro canzone
Anna stringe la cintura e più la stringe più le fa male
Sua madre dice "se bella vuoi apparire amore un po' devi soffrire"
Ma lei in cuor suo sa benissimo quello che deve fare
Io bella non ci voglio sembrare
Io mi ci voglio sentire

Ragazzi quanta vergogna e che talento nel fare del male
Sbagliare tutto quanto poi tornare
indietro e rifarlo esattamente uguale
Che se scompaiono gli errori scompare anche la tua persona
Fatta di luce nella nebbia che non vedi più nulla
Ma che bagliore
Regalateci della tranquillità così ne vorremo ancora
E solo allora finalmente potrete vendercela cara
Anna che botta un oceano che ti esplode dentro alle vene
Rialzarsi sempre e sempre e comunque mandare
Tutto a puttane

Noi siamo quelli vivi
È la nostra stagione
Che cosa ci vuoi fare
È la stagione del dolore
Combatteremo ancora
Combatteremo sempre
Perché cerchiamo il sonno della morte indifferente

Abbiamo voce roca
Fronte bassa e selvaggia
Un identico cielo
Un solo mare
E nessunissima medaglia

Chi vi credete che noi siamo
Per le ferite che portiamo
La differenza sta tutta tra il mondo che subiamo
E quello che immaginiamo

Noi siamo quelli vivi
È la nostra stagione
Che cosa ci vuoi fare
È la stagione del dolore
Finché ci trema il cuore
Finché la testa vuole
Potremo finalmente urlare il nostro vero nome
Oh-oh
Il nostro vero nome



Credits
Writer(s): Andrea Appino, Gian Paolo Cuccuru, Massimiliano Schiavelli
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