Il fabbricante di chiavi

Yeah, yeah
Glimow, Glimow
Yeah, yeah
T E D U A

Ho le tue chiavi
Come i proprietari
Citofono rotto, l'ascensore anche, sto alle popolari
Orsi polari
Sembrano i miei, quando resistono al vento del mare di Zena
Mentre un borghese ti tocca le palle
Cercando dell'erba di merda, tu non glielo dai
O è pubblica offesa
Occhio se un pugile mena
Con chi faccio sparring o rime
Coltivo una duplice intesa
In tera-pia d'urgenza incendia un tera-byte
Di anni passati nella miseria, yeah

Sogno ad'occhi aperti
È come il nuoto
Quando ti immergi e senti il vuoto
Sotto ai tuoi piedi, sotto ai tuoi piedi
Non mi credevi
(E invece adesso) e invece adesso
Non ne fai a meno
Come mi vedi
Richiedi del sesso all'eccesso che non è veleno

Ti ho lasciato il mio numero sopra al frigorifero
Ma tu hai digiunato e non l'hai letto
Se non hai cenato, è per quanto avrai sofferto
Ho le tue chiavi
Non mi richiami
Ed ho regali ancora da darti
Ma quando torni non mi ritrovi
Se farai tardi
Ma le tue chiavi
Non fare un doppione, ne sarò geloso
Poi se le perdo, ti chiedo perdono
Sarà il momento di un portone nuovo

(Eccoci, eccoci)
Ho le tue chiavi, ehi
Sì ma del cuore
Io ti ho detto: Vieni su
Sali veloce
Tu dove stai?
Qui come stai?
Dormi sui divani
Inviti gli amici
Pulisci domani
Dirigi gli inviti come i motocicli i vigili urbani
I vigili ormai sono abituati
La strada vede da ambo due lati
Un fra' ripete gli errori passati
Perché va a bere per pene e peccati
No, no, no non mettermi
In posti in cui sanno manomettermi
Del vino vorrei versarti
Continuo finché siam storti
E non inciampiamo
Ti cado addosso
Dici: Ti amo
Per me è più un amo
Un pesce rosso
Appena preso
Io in imbarazzo
Guardo sorpreso
Non ci capiamo
Finché ci scende
Ci riacchiappiamo
E ci ricattiamo (yaho)

Ti ho lasciato il mio numero sopra al frigorifero
Ma tu hai digiunato e non l'hai letto
Se non hai cenato è per quanto avrai sofferto
Ho le tue chiavi
Non mi richiami
Ed ho regali ancora da darti
Ma quando torni non mi ritrovi
Se farai tardi
Ma le tue chiavi
Non fare un doppione, ne sarò geloso
Poi se le perdo, ti chiedo perdono
Sarà il momento di un portone nuovo



Credits
Writer(s): Mario Molinari, Christian Mazzocchi
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