Firmato beppe viola
Direttore, c'era un mille metri
Ed un cavallo con il due di steccato
Che erano soldi trovati per terra
A giocarlo piazzato
Quella bestia aveva il nome mio
La mia penna, la mia fantasia
Ma lei non la capite, lo sa Dio
Se ne avrà nostalgia
Le regalo un titolo stasera
Il lancio di apertura della pagina di "nera"
Addio al campione mondiale
Di mancata carriera
Lo sa che in cielo hanno un bianco
Che da solo vale il viaggio
Ma il biglietto costa tanto
E si paga in coraggio
E Milano è qui con gli occhi buoni
Seduta accanto a me
E restiamo in silenzio
Ci guardiamo
E per pietà di me
Mi tiene la mano
Direttore, glielo voglio dire
Sono vent'anni che lavoro come un mulo
E ne ho quaranta, quattro figli e l'impressione
Di essere preso per il culo
E sono qui in questo dopopartita
Dove tutti han dato tanto
Ma il migliore in campo
È stato un santo
E sto pensando a quelli in osteria
Agli amici con le facce da romanzo popolare
Che voglia di fare le scale
E di andarci a mangiare
In cielo han messo in fresco un bianco
Che da solo vale il viaggio
Ma l'andata costa tanto, tanto
E il ritorno è un miraggio
E Milano mi aggiusta la cravatta
Mi mette su il paltò
Ci abbracciamo
E sembra che balliamo
E io ancora non lo so
Se è vero che voliamo
E Milano mi mette in tasca un mille lire
E non sa dirmi addio
Parla piano
E dice "Se stasera"
"Dietro al banco trovi Dio"
"Tu ordina un bicchiere, pago io"
Ed un cavallo con il due di steccato
Che erano soldi trovati per terra
A giocarlo piazzato
Quella bestia aveva il nome mio
La mia penna, la mia fantasia
Ma lei non la capite, lo sa Dio
Se ne avrà nostalgia
Le regalo un titolo stasera
Il lancio di apertura della pagina di "nera"
Addio al campione mondiale
Di mancata carriera
Lo sa che in cielo hanno un bianco
Che da solo vale il viaggio
Ma il biglietto costa tanto
E si paga in coraggio
E Milano è qui con gli occhi buoni
Seduta accanto a me
E restiamo in silenzio
Ci guardiamo
E per pietà di me
Mi tiene la mano
Direttore, glielo voglio dire
Sono vent'anni che lavoro come un mulo
E ne ho quaranta, quattro figli e l'impressione
Di essere preso per il culo
E sono qui in questo dopopartita
Dove tutti han dato tanto
Ma il migliore in campo
È stato un santo
E sto pensando a quelli in osteria
Agli amici con le facce da romanzo popolare
Che voglia di fare le scale
E di andarci a mangiare
In cielo han messo in fresco un bianco
Che da solo vale il viaggio
Ma l'andata costa tanto, tanto
E il ritorno è un miraggio
E Milano mi aggiusta la cravatta
Mi mette su il paltò
Ci abbracciamo
E sembra che balliamo
E io ancora non lo so
Se è vero che voliamo
E Milano mi mette in tasca un mille lire
E non sa dirmi addio
Parla piano
E dice "Se stasera"
"Dietro al banco trovi Dio"
"Tu ordina un bicchiere, pago io"
Credits
Writer(s): Filippo Andreani, Guido Guglielminetti
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