Giostra
Ehi
Ed è la solita penna, il solito foglio
Il solito rincorrere quello che voglio
Il solito saperti più bella di prima
Mentre ordino al bar il solito che mi allucina
Ed è solito giorno, al solito posto
Guardo se interagite con ciò che posto
E' il solito sentirmi meno solo con figure che neanche conosco
Su cui conto per avere un posto
Scrivo sillabe di verità
Tra sti volti della mia città
Scorgo sorrisi e mi domando chi abbia vinto
Che abbia vinto, o è un altro vinto, che recita da finto
Sono praticamente vittima di come mi addormento
E come passo il tempo
Perché spacco il tempo
E voglio una città davanti
Palmi alti, che segue il tempo
E salta a tempo, uo
Io non so dirti dove porterà questa giostra che sale, sale
Ma non vado giù, porta i miei saluti al tuo generale, generale
Non ci siamo mai guardati
Sì, negli occhi sotto al palco
Ma sappi che ti parlo
Ogni volta che ci salgo
La mattina verso caffè
E' che piace anche a te
E poi fai che piace anche a me
Sentirti libera e vederti ridere
Con la mia mano intorno alla vita: è la mia matita
Chissà se l'hai capita
Siamo granelli di sabbia dei castelli degli altri
Ho fuso amore e la rabbia per il mondo dei grandi
E se parlo di me è perche se ascolti ci pensi
Che riporto in concetti ciò che vivo coi sensi
Tu decifrali i versi, mamy
Io non so dirti dove porterà questa giostra che sale, sale
Ma non vado giù, porta i miei saluti al tuo generale, generale
Non ci siamo mai guardati
Sì, negli occhi sotto al palco
Ma sappi che ti parlo
Ogni volta che ci salgo
Passi in cammino su fili sottili
E sospesi tra voglia di fare e di avere
Risultati, su calmo bro
Sarà lungo e critico il tragitto
Tra chi critiche e chi ti tien fede ma canta da zitto
Senti c'ho già i cazzi miei
Scusa se non rispondo, sto nuotando in mezzo ai miei vorrei
E' che ho svuotato il cassetto e c'ho messo un sogno solo
Voglio la mia astronave e invitarvi sul mio volo
Sono la somma della mia aperture personali al mondo
Voglio impersonare il mio essere ideale sai
Che l'ambizione è un'arma a doppio taglio
Quando sogni troppo e dopo non ti curi di altro
Sai la notte spesso non la sento mia
Sento che sto sprecando un tempo che poi vola via
Che da 'sta parte delle cuffiette darvi tanto costa tanto
Ma ogni risultato mi lascia d'incanto
Erre
Io non so dirti dove porterà questa giostra che sale, sale
Ma non vado giù, porta i miei saluti al tuo generale, generale
Non ci siamo mai guardati
Sì, negli occhi sotto al palco
Ma sappi che ti parlo
Ogni volta che ci salgo
Ed è la solita penna, il solito foglio
Il solito rincorrere quello che voglio
Il solito saperti più bella di prima
Mentre ordino al bar il solito che mi allucina
Ed è solito giorno, al solito posto
Guardo se interagite con ciò che posto
E' il solito sentirmi meno solo con figure che neanche conosco
Su cui conto per avere un posto
Scrivo sillabe di verità
Tra sti volti della mia città
Scorgo sorrisi e mi domando chi abbia vinto
Che abbia vinto, o è un altro vinto, che recita da finto
Sono praticamente vittima di come mi addormento
E come passo il tempo
Perché spacco il tempo
E voglio una città davanti
Palmi alti, che segue il tempo
E salta a tempo, uo
Io non so dirti dove porterà questa giostra che sale, sale
Ma non vado giù, porta i miei saluti al tuo generale, generale
Non ci siamo mai guardati
Sì, negli occhi sotto al palco
Ma sappi che ti parlo
Ogni volta che ci salgo
La mattina verso caffè
E' che piace anche a te
E poi fai che piace anche a me
Sentirti libera e vederti ridere
Con la mia mano intorno alla vita: è la mia matita
Chissà se l'hai capita
Siamo granelli di sabbia dei castelli degli altri
Ho fuso amore e la rabbia per il mondo dei grandi
E se parlo di me è perche se ascolti ci pensi
Che riporto in concetti ciò che vivo coi sensi
Tu decifrali i versi, mamy
Io non so dirti dove porterà questa giostra che sale, sale
Ma non vado giù, porta i miei saluti al tuo generale, generale
Non ci siamo mai guardati
Sì, negli occhi sotto al palco
Ma sappi che ti parlo
Ogni volta che ci salgo
Passi in cammino su fili sottili
E sospesi tra voglia di fare e di avere
Risultati, su calmo bro
Sarà lungo e critico il tragitto
Tra chi critiche e chi ti tien fede ma canta da zitto
Senti c'ho già i cazzi miei
Scusa se non rispondo, sto nuotando in mezzo ai miei vorrei
E' che ho svuotato il cassetto e c'ho messo un sogno solo
Voglio la mia astronave e invitarvi sul mio volo
Sono la somma della mia aperture personali al mondo
Voglio impersonare il mio essere ideale sai
Che l'ambizione è un'arma a doppio taglio
Quando sogni troppo e dopo non ti curi di altro
Sai la notte spesso non la sento mia
Sento che sto sprecando un tempo che poi vola via
Che da 'sta parte delle cuffiette darvi tanto costa tanto
Ma ogni risultato mi lascia d'incanto
Erre
Io non so dirti dove porterà questa giostra che sale, sale
Ma non vado giù, porta i miei saluti al tuo generale, generale
Non ci siamo mai guardati
Sì, negli occhi sotto al palco
Ma sappi che ti parlo
Ogni volta che ci salgo
Credits
Writer(s): Erre Punto
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