Blive Voksen
E mo che sono grande dove andrò? Non andrò via, è vita mia. Ehi
Ma per diventare "grande" dovrò dire addio all'età mia: è metà mia
Alla mia cameretta dove c'avevo un anno
Il mio viso era un palmo
Che a stenti ho imparato a parlare
Sì, e dopo c'ho imparato a cantare. Pensa te
Non mi basta dire che "sarà un giorno", pure se il domani mi è carta bianca
Mi conosco e lo so che mi volto e vedo che a volte questo già mi manca
Che ho imparato a scrivere dando alle cose quel senso profondo
Creando il mio mondo: e mo o spicco il volo o ci affondo
Sì, o spicco il volo o ci affondo
Guardi, guardi
So che sembro pieno di me
In realtà sono fragile dentro
E' il riflesso del vetro e ti affezioni a me
Ho scontrini, biglietti, le foto, i diari
I bracciali lì appesi al muro: tutta vita di questi anni
Finiranno in scatole è sicuro
Saprò muovere i passi e domani sarò con la foga di sempre, lo so
Ma voglio ricordarmi di chi ero tra gente che poi scorderò
Congelarlo mi basta, per risentire sto pazzo che canta
Amore alla vita e a quei sogni di merda sdraiato sul letto passati i 50
Se lo scrivo non basta, te l'ho detto
Un pensiero mi scassa dentro al petto
Vivo al limite da 21 anni, sulle ali dei sogni
E mo che cresco prometto a me stesso che non me li togli
Germogli di me che ho cresciuto con cura
Mi ci sono appeso quand'era più dura
Sì, quando ammettevo che avevo paura
Ma il bimbo ambizioso col tempo matura
Sì, so che è dura non avere scampo
Giochi, poi ami, poi studi, maturi, poi cresci in un lampo
Sapevo e saprò dire al mondo quant'è che valgo
Per me tutti questi anni sono solo gradini che salgo e
Guardami
Che io voglio sentirmi grande, sì
Tagliare i traguardi con le mie gambe, sì
Tenere legami anche da distante, sì
Fino a su nel cielo, a ogni stella brillante
Voglio chiudere questi occhi sopra a quel cuscino
Senza aver rimorso che fin da bambino
Il tempo che ho vissuto non l'ho vissuto alla grande. Grande
Ehi
Molti dicevano "non fa per te"
Io gli rispondevo "lo so far per me"
Ed oggi c'è chi mi scrive e manco lo conosco
Lo ringrazio, e mi chiedo se sia qui il mio posto
Che ho fatto canzoni invece di studiare
E comunque non andavo male
Ma per costruire la mia vita devo accelerare
Due vie da percorrere, e quale lasciare? Eh?
E mamma diceva dai lasciali stare che nessuno crederà in te
Devi credere in quello che vuoi e per vincere fare per tre
Vedi? Ogni esperienza vissuta finora mi ha cambiato dentro, eh sì
Sono cresciuto, ho vestiti in cui adesso non entro
Si è allargato il petto
Bambino devi chiedere "per favore" a quelli più grandi
Abbassa la testa se ce li hai davanti
Mio padre mi ha sempre insegnato che prima di tutto il rispetto
E' il potere diretto a saper comportarsi per farsi valere
E' fare il sorriso e sgranchirsi le gambe con chi vuole farti sedere
E gli amici che ho avuto intorno mi hanno insegnato
A ridere, a piangere, a sentirmi parte di un gruppo
A selezionare amicizie, e poi dargli tutto
Donato ricordi malati da dentro un bicchiere
E il sapermi imporre catene, sì, in quelle sere
Se li chiamo "fratelli" e perché siamo figli
Di stesse esperienze vissute insieme
Sì, so che è dura non avere scampo
Giochi, poi ami, poi studi, maturi, poi cresci in un lampo
Sapevo e saprò dire al mondo quant'è che valgo
Per me tutti questi anni sono solo gradini che salgo e
Guardami
Che io voglio sentirmi grande, sì
Tagliare i traguardi con le mie gambe, sì
Tenere legami anche da distante, sì
Fino a su nel cielo, a ogni stella brillante
Voglio chiudere questi occhi sopra a quel cuscino
Senza aver rimorso che fin da bambino
Il tempo che ho vissuto non l'ho vissuto alla grande. Grande
Erre
Ma per diventare "grande" dovrò dire addio all'età mia: è metà mia
Alla mia cameretta dove c'avevo un anno
Il mio viso era un palmo
Che a stenti ho imparato a parlare
Sì, e dopo c'ho imparato a cantare. Pensa te
Non mi basta dire che "sarà un giorno", pure se il domani mi è carta bianca
Mi conosco e lo so che mi volto e vedo che a volte questo già mi manca
Che ho imparato a scrivere dando alle cose quel senso profondo
Creando il mio mondo: e mo o spicco il volo o ci affondo
Sì, o spicco il volo o ci affondo
Guardi, guardi
So che sembro pieno di me
In realtà sono fragile dentro
E' il riflesso del vetro e ti affezioni a me
Ho scontrini, biglietti, le foto, i diari
I bracciali lì appesi al muro: tutta vita di questi anni
Finiranno in scatole è sicuro
Saprò muovere i passi e domani sarò con la foga di sempre, lo so
Ma voglio ricordarmi di chi ero tra gente che poi scorderò
Congelarlo mi basta, per risentire sto pazzo che canta
Amore alla vita e a quei sogni di merda sdraiato sul letto passati i 50
Se lo scrivo non basta, te l'ho detto
Un pensiero mi scassa dentro al petto
Vivo al limite da 21 anni, sulle ali dei sogni
E mo che cresco prometto a me stesso che non me li togli
Germogli di me che ho cresciuto con cura
Mi ci sono appeso quand'era più dura
Sì, quando ammettevo che avevo paura
Ma il bimbo ambizioso col tempo matura
Sì, so che è dura non avere scampo
Giochi, poi ami, poi studi, maturi, poi cresci in un lampo
Sapevo e saprò dire al mondo quant'è che valgo
Per me tutti questi anni sono solo gradini che salgo e
Guardami
Che io voglio sentirmi grande, sì
Tagliare i traguardi con le mie gambe, sì
Tenere legami anche da distante, sì
Fino a su nel cielo, a ogni stella brillante
Voglio chiudere questi occhi sopra a quel cuscino
Senza aver rimorso che fin da bambino
Il tempo che ho vissuto non l'ho vissuto alla grande. Grande
Ehi
Molti dicevano "non fa per te"
Io gli rispondevo "lo so far per me"
Ed oggi c'è chi mi scrive e manco lo conosco
Lo ringrazio, e mi chiedo se sia qui il mio posto
Che ho fatto canzoni invece di studiare
E comunque non andavo male
Ma per costruire la mia vita devo accelerare
Due vie da percorrere, e quale lasciare? Eh?
E mamma diceva dai lasciali stare che nessuno crederà in te
Devi credere in quello che vuoi e per vincere fare per tre
Vedi? Ogni esperienza vissuta finora mi ha cambiato dentro, eh sì
Sono cresciuto, ho vestiti in cui adesso non entro
Si è allargato il petto
Bambino devi chiedere "per favore" a quelli più grandi
Abbassa la testa se ce li hai davanti
Mio padre mi ha sempre insegnato che prima di tutto il rispetto
E' il potere diretto a saper comportarsi per farsi valere
E' fare il sorriso e sgranchirsi le gambe con chi vuole farti sedere
E gli amici che ho avuto intorno mi hanno insegnato
A ridere, a piangere, a sentirmi parte di un gruppo
A selezionare amicizie, e poi dargli tutto
Donato ricordi malati da dentro un bicchiere
E il sapermi imporre catene, sì, in quelle sere
Se li chiamo "fratelli" e perché siamo figli
Di stesse esperienze vissute insieme
Sì, so che è dura non avere scampo
Giochi, poi ami, poi studi, maturi, poi cresci in un lampo
Sapevo e saprò dire al mondo quant'è che valgo
Per me tutti questi anni sono solo gradini che salgo e
Guardami
Che io voglio sentirmi grande, sì
Tagliare i traguardi con le mie gambe, sì
Tenere legami anche da distante, sì
Fino a su nel cielo, a ogni stella brillante
Voglio chiudere questi occhi sopra a quel cuscino
Senza aver rimorso che fin da bambino
Il tempo che ho vissuto non l'ho vissuto alla grande. Grande
Erre
Credits
Writer(s): Erre Punto
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