Maler - Mu

Andreas Pum

Se vuoi sapere di Andreas Pum
Perse una gambe in trincea, pum
E per i vicoli suona la Lorelay
Piovono spiccioli sui davanzali
Umili oboli di madri e vedove
All'incantesimo dei generali

Tornando a casa una sera
Un bottegaio gli urlò:
"Spostati, stupido genio del fingero"
Lui reagì rivido, si andò alle mani
Tutto il contendere finì dal giudice
Che gli aprì un carcere di giorni uguali
Neri come i cieli neri

Quant'era bello il reduce
Con l'organetto e l'asino
Zucchero sopra il panico
Un souvenir dal baratro
Quant'era grato il reduce
Croce di ferro al merito
Conciato da fenomeno
Specchietto per il popolo

Si dice in giro che Andreas Pum
In fondo agli occhi non sia più
Suddito docile, ligio alle regole
Cova nell'intimo cupi rancori
Si guarda vivere, fatto a coriandoli
Da un colpo d'obice, mentre i signori
Fumano sigari al sole, spacciano cloro e mortai
Dietro alla maschere la peste prospera
Con i suoi altari, le sue istituzioni
Perfetta macchina, lo stato macina
Stritola, mastica e ti sputa fuori

Quant'era bello il reduce
Con l'organetto e l'asino
Zucchero sopra il panico
Un souvenir dal baratro
Quant'era grato il reduce
Croce di ferro al merito
Conciato da fenomeno
Specchietto per il popolo



Credits
Writer(s): Giancarlo Di Maria, Mattia Andreoli
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