Nel paese che sembra una scarpa

Come fosse facile spiegarlo in quattro accordi
In questa forma imposta dal mercato dei ricordi
E testa mi capisci ma tu stringi troppo forte
Che non riesco a respirare e non posso vedere oltre
E non lo impari certo all'università
O dentro il tuo appartamento in qualsiasi città
In fondo siamo uguali, testa, ma tu puzzi di buono
Io non so la differenza fra la croce ed il perdono

Così i giornali scrivono tutti la stessa cosa
Il caffè non sa di niente e poi ti comprerò una rosa
Dal pakistano stanco che disturba questa cena
Che ci chiediamo ancora se ne valeva la pena
Di affidare l'anima ad un castello di carta
Da soli nel paese che sembra una scarpa
Che sembra una scarpa
Che sembra una scarpa
Che sembra una scarpa

Come dirlo poi a chi mi ha voluto un po' di bene
Che è troppa libertà che mi ha ridotto alle catene
E testa tu sei il numero sul quale ho puntato
E questo fa di te il mio nemico più spietato
Mi dici che si trova sempre una soluzione
Che basta reinventarsi, inseguire un'illusione
In fondo vi capisco testa hai un animo gentile
Ma io questa illusione, io non la riesco a sentire

Così le banche prestano dei nomi a tutti quanti
Tua nonna come sempre ti regalerà dei guanti
Il lavoro è disprezzare gli altri per ventiquattro ore
E ci spezziamo ancora le ossa per amore
Un amore disperato per tutta questa farsa
Insieme nel paese che sembra una scarpa
Che sembra una scarpa
Che sembra una scarpa
Che sembra una scarpa



Credits
Writer(s): Andrea Appino, Gian Paolo Cuccuru, Massimiliano Schiavelli
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