Ronin

Ci hai mai pensato a quanto è bello il mare
Baciato dal sole
Non pensi mai che siano la prigione per il cuore

Sorridente ma perplesso
Di non poterti esprimere
Senza dovere mentire a te stesso

Ti racconto la mia storia
Quarto di secolo bastardo senza gloria
Pugni presi in faccia da chi meno me lo aspetto
Coltellate nella schiena da chi credevo mio fratello

Nato in centro città Cosenza
Cattedrale nel deserto
Sulla carta d'identità

Fantasmi che infestano quando c'è il sole
Mentre i vivi stanno fuori nelle ore più buie

Talmente tante cose nella testa
L'inchiostro della penna che si tinge rosso sangue
Troppe quelle volte che non ho avuto una scelta
Ho ancora troppa rabbia per chi non mi ha detto resta

Mai avuta una parola di conforto
Lasciato sempre solo chiuso fuori dal mondo
A gridare contro il cuscino
Disteso sul mio letto in attesa delle luci del mattino

Da bambino quattro calci ad un pallone
Mentre cerchi l'equilibrio sperando poi di volare
Grazie a me solo a me se sono quello che sono
Non vi devo dire grazie non chiedetemi perdono

Mai fatto nulla di male
Sigarette come il pane
Qui sembrava tutto uguale
Mi hanno dato la benzina quando gridavo la mia sete

E con la spada nella mia mano destra
Prendo quello che mi spetta
Devo fare in fretta
Faccio l'ultimo tiro poi ti spengo in faccia la mia sigaretta

Tu non sei scappato
Tu non hai tradito
Hai gridato e nessuno ha sentito
Nessuno ti ha mai capito

Ti ricorderanno per gli errori mai commessi
Tu ricordati quello che hai fatto per una vita senza compromessi

Occhi di fuoco dicono sei fortunato
Tu non sei laureato hai sempre lavorato
Ti sei mai chiesto quante notti che non ho dormito
I sacrifici che comporta un obiettivo

Riesci a starmi dietro
Mi vedi sono ancora vivo respiro e scrivo incido
Memorie per la mia lapide
Melodia sopra le pagine non ho più quel senso di vertigine

Dopo tutti gli sbagli
Dopo tutti gli abbagli
Dopo tutti quei tagli

Non ti conviene avvicinarti
Perché ho paura degli abbracci

Piango dal petto se penso ai miei genitori
Ci hanno provato a spiegarmi come gira là fuori
Quante volte ho visto papà tornare con il sorriso
Quante volte si è ferito ma non si è mai pentito

Mia madre che donna di fuoco
Mi ucciderebbe se sapesse che la notte dormo poco
E mio fratello che mi manca da morire
Troppo piccolo per riuscire a capire

Quella notte non sono scappato via
Gli illumino la strada spero trovi la mia scia
Gli amici hanno tradito vecchi amori hanno ferito
Tu sei stato sempre zitto ma puntano ancora il dito

Vedo le fiamme bruciano la mia terra
Ma da quando so volare prendo quota e non la merda
Mi sono liberato dai complessi e dal tormento
Mi fermerò quando sarà il momento

Ronin
Senza padrone
Senza imperatore
Una sola strada che passa dalla mia rinnegazione

Tu non sei scappato
Tu non hai tradito
Hai gridato e nessuno ha sentito
Nessuno ti ha mai capito

Ti ricorderanno per gli errori mai commessi
Tu ricordati quello che hai fatto per una vita senza compromessi



Credits
Writer(s): Ettore Colella
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