white noises

Ricordo ancora come ieri fino a qualche tempo fa
Tornavo a casa ora di cena tu seduto nel sofà
In cucina apro il frigo cerco qualcosa da mangiare
Dalla mansarda ad alta voce rispondevi non ho fame
Nella mi mente macinava sempre il solito pensiero
Quella dannata polverina ti sta fottendo il cervello
É troppo tempo che va avanti sta storia di merda
Cento al giorno tutto liscio ma intripparsi con la merda
Ventidue stessa sera con la testa eri già fuori
Venti tre quinta o sesta, cinque buste e due centoni
E a volte mi domando ancora dove fossero i miei
Io tra bustoni e sottovuoti mi facevo i cazzi miei
E nella notte che ti sale un po' l'istinto criminale
Vestito fresco occhi a palla punto bianca, tangenziale
A centottanta in sorpasso ansia a spasso vai tranquilla
Tachicardie adrenalina ma in tasca ho la mia polverina

Mi sono disegnato gli spazi miei
Ripenso a quel che è stato e non lo rifarei
Lontano dagli affetti, lontano dai miei
Problemi con gli amici e ripenso ancora a lei

Stai tranquillo amico mio questo pezzo vale cento
Ma Con quei pezzi da quaranta tutto fatto scendi in centro
Il Cuore a mille faccia stanca, mi sa farò una sosta in banca
Il conto scende come bamba sentì l'amaro che ti cambia
ricordi ciò che ha detto mamma, angosce e sensi di colpa
Un altra botta e tutto passa, c'ho sempre un altro pezzo in tasca
E con la gola che ti raschia fratello allarga un'altra raglia
Tocchiamo il fondo e lui la squaglia sta roba brucia come paglia

Mi sono disegnato gli spazi miei
Ripenso a quel che è stato e non lo rifarei
Lontano dagli affetti, lontano dai miei
Problemi con gli amici e ripenso ancora a lei



Credits
Writer(s): Mauro Marco
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