Vabbè

Dentro questi occhi di vetro
Vorrei essere un chiromante
Dirti come andrà a finire
Tenermi tutte le tue magliette
E ce ne sono tante
In fondo a me

Sei libera di fare quello che vuoi
Ho i polmoni annodati, slegali se puoi
Perché se ti cerco perdo fiato e non ci sei
Io me ne vado per i cazzi miei
Per i cazzi miei

Guarda come traballa la città vista da questo bar
E sul mio conto sei bicchieri e qualche paura che se ne va

E non riesco più ad abituarmi all'odoraccio che c'è
Quando esco da quella panetteria che sa sempre di te
E non riesco più ad abituarmi al casino che c'è
Nel locale che ti fa così schifo dove tutti sono felici
Ma solo fino alle tre
Fino alle tre

In mezzo alle tue braccia di cera
Vorrei sentirmi una famosa cantante
Di quelli che ti esplorano fino in fondo con una sola canzone
Senza farti capire niente
E ce ne sono tanti
Meglio di me

Puoi diventare ciò che vuoi
Ho dimenticato le chiavi, aprimi se puoi
Perché se ti cerco e stai lì dove sei
Io me ne torno dentro i fatti tuoi
Dentro i fatti tuoi

Guarda come traballa la città vista dalla mia età
Occhiali da sole, denti stretti e tanta ansia di come sarà

E non riesco più ad abituarmi a tutti quei programmi sui Rai Tre
Da finti intellettuali che però piacciono molto a te
E non riesco più ad abituarmi a tutta quella polvere
Che rimane lì sui tasti neri del piano
Del piano, e vabbè
E vabbè



Credits
Writer(s): Elena Brianzi, Francesco Brianzi, Pietro Malacarne
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