Non siamo uguali
Mi hai detto "hai un minuto per mostrami quanto vali"
Ti mostro ciò che sono sulle strumentali
Più di queste persone banali
Sopra gli scaffali delle parole immortali
La mia vita in rima con le tue iniziali
Via dal foglio inerme che sia vuoto e sterile
Ostriche senza perle, un cielo invisibile
La matita non si posa? Lasciala andare
Per le montagne nere
Disegna la mimosa che hai raccolto in quelle sere
Non vuoi farlo ma ti convinci che devi
La matita tocca il foglio di carta
Perche è l'unico modo in cui credi
Speri che non sia una farsa
Scrivere è facile quando la mente riposa
Come il pittore dipinge il fiore messo in posa
È quello che vedi filtrato dagli occhi
E da due rintocchi, solo tra le righe io ti vedo ma tu non mi tocchi
Non siamo uguali, perché siamo i mali
Acqua e fuoco, lupa e uomo: animali
Trema il foglio e segue la matita
Notte di fumi neri in cui aspiro la mia rima
(Baby!)
Ripenso a quando stavamo assieme
Col brivido per le tue mani sulla mia pelle
Respiro quest'aria nella stanza che non sa più di te
Aspetto questo treno
Che forse mi conviene
Sempre a litigare ci veniva bene
Non siamo uguali nei nostri sguardi
Siamo pietre laviche ma non diamanti
Valiamo quanto gli ultimi bruciamo come le prime
Non siamo uguali nulla mi deprime
O vivo, l'illusione di una vita felice
Dalle ceneri sono rinato come una fenice
Non siamo uguali stesse speranze ma diversi sogni
Diversi desideri ma stessi bisogni
La tua mano mi accarezza e mi dà sollievo
Non siamo uguali proprio per davvero
Tu mi hai preso il cuore e ne hai fatto neve
Freddo e gelido ma bello da vedere
Non siamo uguali neanche per un istante
Le nostre differenze sempre così tante
Tu a modo tuo segui tanti esempi
La vita è un ballo che va al passo con i tempi
Scusami se a volte non ti sento, è che sono un po' lento
Tu sei oro e io argento
Ogni sbaglio fatto assume la sua importanza
Forse anche l'amarti sempre e con costanza
E non mi pento di quello che ho fatto
Di tutti i peccati io sono
Il ritratto
Non ho mai capito niente di te, come non capisco un quadro astratto
E perciò ti chiedo di perdonarmi
Anche se diversi ho continuato a pensarti
L'anima di una persona non è ciò che va in paradiso
Ma ciò che resta nel tuo cuore come fosse inciso
Ti mostro ciò che sono sulle strumentali
Più di queste persone banali
Sopra gli scaffali delle parole immortali
La mia vita in rima con le tue iniziali
Via dal foglio inerme che sia vuoto e sterile
Ostriche senza perle, un cielo invisibile
La matita non si posa? Lasciala andare
Per le montagne nere
Disegna la mimosa che hai raccolto in quelle sere
Non vuoi farlo ma ti convinci che devi
La matita tocca il foglio di carta
Perche è l'unico modo in cui credi
Speri che non sia una farsa
Scrivere è facile quando la mente riposa
Come il pittore dipinge il fiore messo in posa
È quello che vedi filtrato dagli occhi
E da due rintocchi, solo tra le righe io ti vedo ma tu non mi tocchi
Non siamo uguali, perché siamo i mali
Acqua e fuoco, lupa e uomo: animali
Trema il foglio e segue la matita
Notte di fumi neri in cui aspiro la mia rima
(Baby!)
Ripenso a quando stavamo assieme
Col brivido per le tue mani sulla mia pelle
Respiro quest'aria nella stanza che non sa più di te
Aspetto questo treno
Che forse mi conviene
Sempre a litigare ci veniva bene
Non siamo uguali nei nostri sguardi
Siamo pietre laviche ma non diamanti
Valiamo quanto gli ultimi bruciamo come le prime
Non siamo uguali nulla mi deprime
O vivo, l'illusione di una vita felice
Dalle ceneri sono rinato come una fenice
Non siamo uguali stesse speranze ma diversi sogni
Diversi desideri ma stessi bisogni
La tua mano mi accarezza e mi dà sollievo
Non siamo uguali proprio per davvero
Tu mi hai preso il cuore e ne hai fatto neve
Freddo e gelido ma bello da vedere
Non siamo uguali neanche per un istante
Le nostre differenze sempre così tante
Tu a modo tuo segui tanti esempi
La vita è un ballo che va al passo con i tempi
Scusami se a volte non ti sento, è che sono un po' lento
Tu sei oro e io argento
Ogni sbaglio fatto assume la sua importanza
Forse anche l'amarti sempre e con costanza
E non mi pento di quello che ho fatto
Di tutti i peccati io sono
Il ritratto
Non ho mai capito niente di te, come non capisco un quadro astratto
E perciò ti chiedo di perdonarmi
Anche se diversi ho continuato a pensarti
L'anima di una persona non è ciò che va in paradiso
Ma ciò che resta nel tuo cuore come fosse inciso
Credits
Writer(s): Alessandro Calacione
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